«Santa Fe XIII» (1990), di Helen Frankenthaler. New York, Helen Frankenthaler Foundation

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«Santa Fe XIII» (1990), di Helen Frankenthaler. New York, Helen Frankenthaler Foundation

Al Folkwang il precoce successo di Frankenthaler

84 opere della pittrice ebrea americana ripercorrono 53 anni di incessante attività all’insegna del continuo rinnovarsi e sperimentare

Dopo oltre vent’anni di assenza, Helen Frankenthaler (1928-2011) torna protagonista in Germania nella grande retrospettiva «Helen Frankenthaler. Costellazioni pittoriche», che il Museum Folkwang le dedica fino al 5 marzo in una collaborazione con la Kunsthalle Krems e la newyorkese Frankenthaler Foundation.

Parte del gruppo delle fantastiche cinque artiste statunitensi, in compagnia di Joan Mitchell, Grace Hartigan, Elaine de Kooning e Lee Krasner, che nell’immediato secondo dopoguerra americano furono capaci di scardinare lo strapotere dei loro colleghi maschi, la giovanissima Frankenthaler fece il suo debutto sulla scena artistica internazionale a soli 23 anni nel 1951, riscuotendo da subito un enorme successo di critica e di pubblico.

La mostra di Essen riunisce 84 opere della pittrice ebrea americana, 75 dipinti su carta e nove su tela, ponendo particolare attenzione sui primi, poiché fu la carta il mezzo che più di tutti influenzò il passaggio decisivo dell’artista dall’Espressionismo astratto alla pittura a campi di colore con la quale divenne modello per tutta una nuova generazione di pittrici e pittori non solo connazionali.

Si tratta di lavori la cui creazione cade nel lungo intervallo di tempo tra il 1949 e il 2002: cinquantatré anni di incessante attività all’insegna del continuo rinnovarsi e sperimentare. Tra le sue opere più celebri in mostra spiccano, in quanto tappe di evoluzione nella sua carriera, «Great Meadows» (1951), «Noon» (1966) e «Santa Fe XIII» (1990).

«Santa Fe XIII» (1990), di Helen Frankenthaler. New York, Helen Frankenthaler Foundation

Francesca Petretto, 05 gennaio 2023 | © Riproduzione riservata

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Al Folkwang il precoce successo di Frankenthaler | Francesca Petretto

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