Adesso tocca alla politica

Edek Osser |  | Roma

Orrore. Il 18 agosto i miliziani dell’Isis decapitano l’archeologo simbolo di Palmira Khaled al-Asaad, 82 anni, figura di riferimento per le tante missioni archeologiche che hanno scavato nel sito. È stato per quarant’anni direttore delle Antichità, quindi del museo e degli spettacolari monumenti di Palmira. Tre giorni dopo l’Isis distrugge con l’esplosivo il tempio di Baal Shamin, un gioiello del 130 d.C. assai ben conservato. 

Da tre anni ogni assassinio, ogni barbarie, viene documentata da video diffusi in rete. Eppure sembrava che Palmira si potesse salvare: lo avevano promesso agli abitanti gli uomini dell’Isis appena conquistata la città, il 20 maggio scorso. Avevano appena decapitato davanti a loro 25 militari dell’esercito di Damasco fatti prigionieri. Palmira è stata anche città romana, ma soprattutto Omayade, quindi islamica.

Pochi giorni dopo distruggono la grande statua antica della dea Allat
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