«The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential» di Arthur Duff per «The Art Studio» in «A World of Potential». Foto Matteo De Fina

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«The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential» di Arthur Duff per «The Art Studio» in «A World of Potential». Foto Matteo De Fina

A Venezia la nuova vita delle Procuratie Vecchie

Tornate accessibili, ospitano la fondazione The Human Safety Net, l’esposizione permanente e interattiva «A World of Potential» e l’Art Studio per mostre temporanee

È trascorso poco più di un anno dall’apertura delle rinnovate Procuratie Vecchie. L’8 aprile 2022 Generali, storica proprietaria dell’edificio che affaccia su Piazza San Marco, inaugurava e rendeva per la prima volta accessibili al pubblico gli spazi recuperati e ridisegnati dallo studio David Chipperfield Architects Milan.

Da allora il terzo piano è diventato la casa di The Human Safety Net, la Fondazione del gruppo che fornisce sostegno a famiglie vulnerabili e rifugiati in collaborazione con oltre sessanta Ong in Europa, Asia e Sud America. 2.500 metri quadrati allestiti da Migliore+Servetto propongono dapprima una parte espositiva-interattiva permanente, «A World of Potential».

Ognuno, indipendentemente dall’età anagrafica, può interagire con le 16 installazioni multimediali e scoprire quale sia il proprio potenziale tra creatività, perseveranza, gratitudine, curiosità, speranza, intelligenza sociale e lavoro di squadra. A fine percorso un focus fornisce ulteriori informazioni sull’attività umanitaria della Fondazione e, attraverso un video, mette in contatto per «affinità di potenziale» il visitatore con alcuni protagonisti del programma di sostegno.

Uno specifico ambito è poi dedicato all’Art Studio per temporanee proposte site specific. Dopo l’Atelier dell’errore e la mostra «Chitzpah: una tenda che non è una tenda, animali che non sono animali», è ora la volta di «The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential», installazione di Arthur Duff visitabile sino al 10 marzo 2024. Duff, attraverso un sistema laser, crea nuove forme e composizioni personalizzate che rappresentano i punti di forza del visitatore e ne implicano l’interazione.

La curatela artistica è di Luca Massimo Barbero che per un biennio si occuperà dell’Art Studio. Ma all’interno delle Procuratie è possibile anche soffermarsi per un caffè o salire sino alle due terrazze panoramiche ricavate all’interno della falda del tetto. Il bilancio del primo anno di apertura (gratuita per i veneziani e i residenti nella città metropolitana tutti i giovedì) è di oltre 60mila visitatori mentre per il futuro la fondazione rinnova l’obiettivo di continuare a essere un luogo di incontro e confronto per tutte le organizzazioni, aziende e istituzioni che lavorano sui temi di inclusione sociale, sviluppo della prima infanzia, genitorialità, imprenditoria sociale a livello globale e locale.

Sinora il grande auditorium da 230 posti ha ospitato rilevanti appuntamenti con organizzazioni e istituzioni come l’edizione 2021-22 dello Human Development Report (Hdr), «Uncertain Times, Unsettled Lives: Shaping our Future in a Transforming World» e il summit annuale del Refugee Entrepreneurship Network. Nell’ambito della collaborazione con il Comune di Venezia e i suoi assessorati in occasione della settimana per i diritti dei bambini, a ottobre le Procuratie accoglieranno nuovamente il convegno Dritti sui Diritti organizzato dall’Assessorato alla Coesione sociale e la Direzione Coesione sociale.

Tra i prossimi appuntamenti in agenda aperti alla cittadinanza, insieme alle attività collaterali alla mostra di Duff (in preparazione) che prevederanno incontri con l’artista e il curatore, anche i laboratori mensili (a partire da settembre) dedicati a letture per bambini fino ai 6 anni e famiglie in collaborazione con l’iniziativa «Nati per Leggere».

«The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential» di Arthur Duff per «The Art Studio» in «A World of Potential». Foto Matteo De Fina

Veronica Rodenigo, 16 maggio 2023 | © Riproduzione riservata

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