A Roma il Rinascimento delle Marche

San Salvatore in Lauro ospita le opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma

Madonna con Cristo morto di ambito tedesco, in gesso scolpito e dipinto (XV-XVI secolo), proveniente da Forca di Gualdo
Arianna Antoniutti |  | ROMA

Ospitata fino al febbraio scorso al Forte Malatesta di Ascoli Piceno, «congelata» dall’emergenza sanitaria, la mostra «Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma» è ora visitabile, sino al 20 settembre, presso il Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro.

La sede della Fondazione Pio Sodalizio dei Piceni accoglie trentasei opere d’arte, danneggiate dal terremoto che colpì il centro Italia nel 2016, e restaurate grazie al contributo di Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni, con la consulenza scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e la collaborazione della Regione Marche.

Con la cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi sono esposti dipinti, sculture e crocifissi lignei che vanno dal Quattrocento al Settecento: tra di essi una Madonna con Cristo morto di ambito tedesco, in gesso scolpito e dipinto (XV-XVI secolo), da Forca di Gualdo, e due tavole di Jacobello del Fiore, con scene della vita di santa Lucia su fondo dorato (1410 ca), dalla Pinacoteca Civica di Fermo. Dopo la tappa romana, la mostra passerà a Palazzo del Duca di Senigallia.

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