A Palazzo Cini architettura immaginata

Centoventisei disegni della raccolta Certani selezionati da Luca Massimo Barbero

Luca Massimo Barbero. Foto di Matteo De FIna
Veronica Rodenigo |  | Venezia

Puntualmente, come accade da cinque anni a questa parte, da aprile Palazzo Cini a San Vio riapre le proprie sale al pubblico, in virtù della consolidata partnership con Assicurazioni Generali: spazi che, accanto a preziosi arredi e parte della raccolta del conte Vittorio Cini, accolgono anche esposizioni temporanee. Ora, in occasione della 16. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, fino al 17 settembre il secondo piano del Palazzo ospita «Architettura Immaginata», una selezione di 126 disegni della copiosa raccolta Certani custodita presso l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini.

A presentarcela in anteprima è Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto e curatore di quest’ultimo progetto espositivo con l’Istituto di Storia dell’Arte.
«La mostra rientra all’interno di una linea che ho voluto attuare sin dalla mia nomina a direttore dell’Istituto di Storia
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