A Capodimonte arriva il ciclone Caravaggio
Confronto serrato tra il pittore lombardo e gli artisti napoletani travolti dallo tsunami della sua nuova maniera

Dopo 15 anni dalla mostra sull’ultimo Caravaggio, il Museo e Real Bosco di Capodimonte affronta con la cura di Maria Cristina Terzaghi e Sylvain Bellenger un’indagine espositiva e scientifica su «Caravaggio Napoli» (dal 12 aprile fino al 14 luglio), quindi sulla dirompente influenza che ebbe la produzione del Merisi sulla cultura artistica partenopea e sulla costruzione del naturalismo.
«Caravaggio soggiornò a Napoli due volte, racconta la curatrice. Il primo passaggio fu breve: dall’ottobre 1606 al giugno 1607. Tornò quindi nella capitale del Viceregno dall’ottobre 1609 fino alla partenza per Roma nel luglio 1610 che gli costò la vita. In questi diciotto mesi l’artista realizzò capolavori assoluti inaugurando una nuova maniera più drammatica e sofferta e riscuotendo un immediato successo tra gli artisti locali. La mostra “Caravaggio Napoli” sarà dunque costruita su una serie di
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