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12 ambientartisti

Fondata nel 2015 per diffondere nella città i linguaggi artistici del nostro tempo attraverso mostre «nomadi», allestite in sedi non convenzionali, l’associazione M.AR.CO-Monza Arte Contemporanea presenta, in un ex spazio commerciale vicino al cuore antico della città, la nuova collettiva «Unconventional Views», realizzata in collaborazione con le gallerie Maurizio Caldirola e Villa Contemporanea. La rassegna riunisce fino al 18 febbraio i lavori di 12 artisti di generazioni diverse che riflettono sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente, sia fisico sia sociale.

Apre il percorso l’installazione «Salto mortale» (2013) in cui Mario Scudeletti (1980) riflette con ironia sul mondo della scuola. Paolo Grassino (1967) si confronta con l’attrazione mortale esercitata dalla luce sugli insetti e Bernardì Roig (1965), con i suoi volti contratti da smorfie, racconta un’umanità fragile e tormentata. Elisa Cella (1974) presenta immagini ispirate alla scienza; Patrizia Emma Scialpi (1984), in «Love and Loss», interviene su fotografie per elidere le fisionomie, fondendole con il paesaggio. Ci sono poi le sculture di gesso di Francesca Ferreri (1981); i dipinti dell’albanese Adi Haxhiaj (1989); i «Soffi» di vetro di Silvia Vendramel (1972) in dialogo con il dipinto su seta di Beatrice Meoni (1960), l’installazione di Martina Brugnara (1993) e i quadri «al petrolio» di Eltjon Valle (1984).

Ada Masoero, 10 gennaio 2017 | © Riproduzione riservata

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12 ambientartisti | Ada Masoero

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