LUNEDÌ 26 FEBBRAIO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 12 NOTIZIE
- 01 Il Dipartimento degli Affari Culturali di NY distribuisce 52,2 milioni di dollari a oltre mille enti culturali
- 02 Il Procuratore della Repubblica di Torre Annuziata chiede la restituzione all’Italia dagli Usa del Doriforo di Stabia
- 03 Il tunnel vicino a Stonehenge si farà
- 04 Un nuovo documentario su Frida Kahlo
- 05 Un volume sull’affresco della Santissima Annunziata a Firenze
- 06 Una sottoscrizione per chiedere l’esclusione di Israele dalla Biennale di Venezia
- 07 Il Tar respinge la richiesta di Vittorio Sgarbi
- 08 A Milano un campeggio urbano per accogliere gli studenti delle scuole di design alla Design Week di aprile
- 09 Il QantasLink A220 della Qantas, l’aereo più bello del mondo
- 10 Due nuovi bandi della Centrale Fies
- 11 Il concorso di ceramica contemporanea «Mediterraneo» a Grottaglie: via alle candidature
- 12 Mostre aperte: L’arte dei musei di Odessa alla Gemäldegalerie di Berlino
Il Dipartimento degli Affari Culturali di NY distribuisce 52,2 milioni di dollari a oltre mille enti culturali
Il Dipartimento degli Affari Culturali di New York (Department of Cultural Affairs, Dcla) ha annunciato di aver assegnato 52,2 milioni di dollari a più di 1.000 organizzazioni culturali in tutta la città. I pagamenti saranno distribuiti attraverso il programma annuale di sovvenzioni del Fondo per lo Sviluppo Culturale (Cultural Development Fund, Cdf) del dipartimento, che è stato sottoposto a una significativa revisione in vista di quest’ultima tornata di finanziamenti. «New York è la capitale culturale del mondo e il contributo di oltre 50 milioni di dollari dell’amministrazione Adams dimostra il nostro impegno a far prosperare questo settore cruciale», ha dichiarato in un comunicato Maria Torres-Springer, vicesindaco della città per lo sviluppo economico, gli alloggi e la forza lavoro. «Siamo entusiasti di sostenere più di 1.000 organizzazioni non profit creative in tutti e cinque i distretti e voglio ringraziare il Dcla per il duro lavoro svolto per portare le arti a tutti i newyorkesi».
Il Procuratore della Repubblica di Torre Annuziata chiede la restituzione all’Italia dagli Usa del Doriforo di Stabia
Il Doriforo di Stabia deve tornare in Italia. il Museo di Minneapolis continua ad esporre l’opera acquistata e detenuta illegalmente. Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso: «È necessario non restare in silenzio e che si parli della vicenda del Doriforo». Il Mic ha deciso lo stop ai prestiti al Museo di Minneapolis fino a che la statua non tornerà nel nostro Paese. Per la restituzione della scultura, copia romana in marmo dell’originale in bronzo realizzato da Policleto, nel 2022 fu inviato un ordine di confisca dalle autorità italiane al Museo di Minneapolis che lo ha ignorato. Anche nel 2023 è stata inoltrata una nuova rogatoria internazionale in forza dei trattati Italia-Usa e della documentazione già inviata, senza ottenere risposta.
Il tunnel vicino a Stonehenge si farà
Gli attivisti britannici di «Save Stonehenge» (un gruppo che comprende druidi, archeologi, urbanisti e scienziati) hanno perso una contesa legale per fermare la costruzione di un tunnel di due miglia che, secondo loro, passerebbe pericolosamente vicino a Stonehenge. Gli attivisti avevano citato valutazioni di esperti che mettevano in guardia da «danni permanenti e irreversibili» all’antico sito, patrimonio dell’Unesco dal 1986. Tuttavia, in una sentenza di 50 pagine, un giudice dell’Alta Corte ha scritto che i funzionari britannici si sono «giustamente concentrati sulle politiche pertinenti» e le valutazioni non forniscono «alcuna base per minare questa conclusione». Il giudice David Holgate prosegue poi affermando che alcune parti delle rivendicazioni degli attivisti, incentrate sul potenziale impatto ambientale del piano, sono «indiscutibili». Il progetto, del valore di 1,7 miliardi di sterline, è stato approvato all’inizio dell’anno da Mark Harper, responsabile della sicurezza dei trasporti nel Regno Unito, ed è gestito da un’agenzia governativa chiamata National Highways. Il piano prevede la deviazione della strada A303, che corre parallela all’antico cerchio di pietra nel Wiltshire, e la sua trasformazione in un’autostrada divisa. L’attuale strada A303 verrebbe trasformata in un passaggio pedonale.
Un nuovo documentario su Frida Kahlo
Nel documentario «Frida» (2024), che ha debuttato al Sundance Film Festival a gennaio, la regista Carla Gutiérrez riesuma la voce di Frida Kahlo, affidandosi soprattutto alle parole dell’artista tratte dai suoi diari e quaderni per ritrarre la donna dietro le immagini che ha realizzato. L’«effetto Frida» ci accompagna da decenni, con esposizioni in tutto il mondo, merchandising di ogni genere, prezzi d’asta stratosferici e polemiche per il suo ruolo duraturo di profetessa dell’autoritratto, del femminismo, del surrealismo e del sesso. La Gutiérrez porta al suo debutto alla regia la sua abilità di montatrice (come dimostrato da precedenti lavori come i documentari su Ruth Bader Ginsburg e Julia Child, «Rbg» (2018) e «Julia» (2021), intrecciando fotografie di tutta la vita di Kahlo e animazioni di disegni e dipinti, insieme alle sue immagini più famose. Le parole di Kahlo parlano della sua vita più che della sua arte e il film si rivolge a un pubblico molto vasto. Tra i produttori esecutivi del documentario figurano Brian Grazer e Ron Howard, che hanno collaborato a «Splash» (1983), «Apollo 13» (1995), «Il Codice Da Vinci» (2006) e molti altri film mainstream.
Un volume sull’affresco della Santissima Annunziata a Firenze
Il 28 febbraio, alle ore 16.30, nel Convento della Santissima Annunziata a Firenze verrà presentato il Quaderno n. 63 della Soprintendenza, dedicato al restauro e allo studio di un’immagine iconica di grande valore artistico, storico e religioso: l’affresco della Santissima Annunziata. L’opera, riconducibile alla metà del Trecento e conservata presso il Santuario fiorentino omonimo, viene oggi restituita al pubblico a seguito del restauro, senza le antiche ridipinture, con nuove scoperte e una nuova ipotesi di attribuzione. La pubblicazione è frutto di una sinergia tra numerose istituzioni pubbliche e private, tra cui, oltre alla Soprintendenza, il Comune di Firenze, che con il suo Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio ha diretto i lavori; la Fondazione Cr Firenze, che ha finanziato i lavori; i Padri Serviti, che hanno facilitato l’intervento. Interverranno Alessia Bettini, vicesindaca e assessore alla Cultura del Comune di Firenze; la soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Antonella Ranaldi; le restauratrici Anna Medori e Chiara Valcepina; padre Emanuele M. Cattarossi, dell’Ordine dei Servi di Maria; Angelo Tartuferi, direttore del Museo di San Marco di Firenze; e Claudio Paolini, direttore della Fondazione Roberto Longhi.
Una sottoscrizione per chiedere l’esclusione di Israele dalla Biennale di Venezia
«I sottoscritti chiedono l’esclusione di Israele dalla Biennale di Venezia. Mentre il mondo dell’arte si prepara a visitare il diorama dello Stato-nazione ai Giardini, noi diciamo che è inaccettabile che l’arte rappresenti uno Stato impegnato in atrocità continue contro i palestinesi di Gaza. Niente Padiglione Genocidio alla Biennale di Venezia. La più alta corte del mondo, la Corte Internazionale di Giustizia, ha affermato che Israele sta plausibilmente commettendo un genocidio contro i palestinesi di Gaza. La Corte ha emesso misure provvisorie che intimano a Israele di cessare qualsiasi atto di genocidio a Gaza. L’assalto di Israele a Gaza, che dura da mesi e in realtà da molti decenni, continua nonostante tutto, mentre i suoi leader proclamano di essere al di sopra del diritto internazionale e pubblicizzano audacemente il loro intento genocida». È l’incipit di una sottoscrizione che chiede l’esclusione di Israele dalla Biennale di Venezia, emesso dall’associazione Anga (Art Not Genocide Alliance).
Il Tar respinge la richiesta di Vittorio Sgarbi
Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di Vittorio Sgarbi di sospendere la delibera con la quale l’Antitrust il 31 gennaio ha dichiarato la sua incompatibilità nella carica di ex sottosegretario alla Cultura
A Milano un campeggio urbano per accogliere gli studenti delle scuole di design alla Design Week di aprile
È con una call rivolta alla community delle scuole di Design nel mondo che Ied annuncia «The Glitch Camp», un campeggio urbano che sarà allestito negli spazi del Centro Sportivo «Enrico Cappelli Savorelli» per accogliere gratuitamente studenti e studentesse in arrivo a Milano per la Design Week, in programma dal 15 al 21 aprile. Grazie alla collaborazione con il Comune di Milano e Milanosport S.p.A., l’Istituto Europeo di Design contribuisce a rendere accessibile la settimana in cui si svolge il Salone del Mobile a quanti più giovani di provenienza internazionale possibili. La direzione è quella di rendere più democratico il patrimonio creativo e relazionale che ogni anno prende vita a Milano in quei giorni e contribuire alla conoscenza su larga scala di questo patrimonio. Il glitch è il disturbo, l’errore, il «bug» da cui può nascere un vantaggio inatteso, l’anomalia che genera un’occasione. The Glitch Camp è l’opportunità che emerge dalle complessità legate alla ricettività, individua un vantaggio nello svantaggio, le opportunità di socializzazione e crescita che ne scaturiscono.
Il QantasLink A220 della Qantas, l’aereo più bello del mondo
La livrea del nuovo aereo QantasLink A220 della Qantas, compagnia di bandiera dell’Australia, si trasforma nella più grande tela per l’arte aborigena accogliendo l’opera di Maringka Baker, della comunità pitjantjatjara e una delle più importanti artiste aborigene australiane. Intitolata «Minyma Kutjara Tjukurpa», racconta la storia di due sorelle che viaggiano attraverso l’Australia remota. Qantas afferma che «circa 100 pittori sono stati coinvolti nella decorazione presso lo stabilimento Airbus di Mirabel, in Canada, con 130 modelli utilizzati per riprodurre i disegni dettagliati. L’opera vincitrice è composta di oltre 20mila punti di colore ed è la livrea più complessa che Airbus abbia mai completato su un A220». Nata nel 1952, Maringka Baker proviene dalla remota comunità di Kanpi, nell’Australia meridionale. Il centro d’arte aborigena Tjungu Palya si chiede su Instagram: «È questo l’aereo più bello che abbiate mai visto?».
Due nuovi bandi della Centrale Fies
Centrale Fies, centro di ricerca per le pratiche performative contemporanee di Dro (Tn), lancia due nuovi bandi: 1. Live Works. Live Works è una piattaforma dedicata alle pratiche contemporanee live che contribuiscono all’approfondimento e all’ampliamento della nozione di performance, seguendo l’attuale spostamento del performativo e delle sue cifre. I progetti selezionati saranno 6 e ciascun progetto avrà a disposizione: • una fellowship annuale di 3 mila euro; • la partecipazione al Kick Off Seminar nei giorni 19-20-21 luglio 2024, durante il Live Works Summit 2024; • una residenza individuale di 15 giorni a Centrale Fies; • una residenza collettiva insieme a tutti i progetti selezionati, a Centrale Fies, nell’estate 2025 con presentazione delle performance durante il Live Works Summit 2025. 2. Agitu Ideo Gudeta Fellowship. La Agitu Ideo Gudeta Fellowship nasce dallo sforzo congiunto di Centrale Fies e Razzismo Brutta Storia e con la collaborazione di Bhmf. La Fellowship è dedicata ad Agitu Ideo Gudeta, vittima di femminicidio. Il progetto selezionato avrà a disposizione: • una fellowship di 3mila euro • la partecipazione al Kick Off Seminar nei giorni 19-20-21 luglio 2024, durante il Live Works Summit 2024; • una residenza individuale di 15 giorni a Centrale Fies; • una residenza collettiva insieme a tutti i progetti selezionati a Centrale Fies nell’estate 2025 con presentazione delle performance durante il Live Works Summit 2025.
Il concorso di ceramica contemporanea «Mediterraneo» a Grottaglie: via alle candidature
A Grottaglie (Ta) si aprono le candidature per il XXXI Concorso di Ceramica Contemporanea «Mediterraneo». Dal 13 luglio al 6 ottobre 2024, la città pugliese ospiterà gli artisti che partecipano al contest. Una delle novità di quest’anno è l'introduzione del premio «Residenza d’artista», dedicato agli under 35 e sponsorizzato dalla Banca di Credito Cooperativo San Marzano di San Giuseppe. La partecipazione al concorso è gratuita e aperta ad artisti singoli o associati. Le opere dovranno essere realizzate prevalentemente in ceramica, senza alcun vincolo tematico. Ogni autore può presentare un massimo di due opere, che non dovranno eccedere le dimensioni di 2 metri cubi. Le opere saranno selezionate da una giuria di esperti del settore, presieduta dal sindaco di Grottaglie. In palio, tre premi: 1° Premio «Mediterraneo» di 5mila euro per la migliore opera del Concorso, che diverrà di proprietà del Comune di Grottaglie e confluirà nella sezione contemporanea del Museo della Ceramica; 2° Premio «Mostra Personale» di 2mila euro per la seconda migliore opera del Concorso. Al premiato sarà fornito spazio espositivo gratuito e supporto organizzativo per una mostra personale da svolgersi durante l’edizione successiva e pubblicazione nel relativo catalogo; 3° Premio «Residenza d’artista» al vincitore sarà fornito un premio in denaro di 1.000 euro assieme a vitto, alloggio, materiali e cotture, un tutor di riferimento, uno spazio operativo per un periodo di minimo 2 e massimo 3 settimane da svolgersi entro l’edizione successiva.
Mostre aperte: L’arte dei musei di Odessa alla Gemäldegalerie di Berlino
È stata inaugurata negli scorsi giorni alla Gemäldegalerie di Berlino la mostra «Da Odessa a Berlino: pittura europea dal XVI al XIX secolo». L’esposizione presenta 12 dei 74 dipinti che sono stati rimossi dalla città ucraina di Odessa nel tentativo di proteggerli dall’invasione russa in Ucraina. Dall’inizio della guerra, numerose opere d’arte sono state messe in contenitori protetti e rifugi sotterranei per tenerle al sicuro da bombardamenti e incendi. In seguito è stato deciso di inviarle all’estero per proteggerle. Il Museo d’arte occidentale e orientale di Odessa è stato inaugurato nel 1923 e contiene importanti opere di maestri italiani, olandesi, tedeschi e francesi. La maggior parte delle opere di artisti ucraini è esposta in altri musei. Nel luglio 2023, l’edificio del museo è stato danneggiato da un attacco russo. La mostra durerà fino al 28 aprile 2024. Una mostra più ampia, che presenterà altre 74 opere a Berlino, avrà luogo nel corso dell’anno.