NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 25 MARZO 2024

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LUNEDÌ 25 MARZO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: una parte degli stucchi di Giacomo Serpotta nell’Oratorio del Carminello a Palermo; una veduta dell’interno della Chiesa di Santa Maria Jacobi a Nola (foto tratta dal sito del Fai-Fondo Ambiente Italiano); lo stipo Chippendale della Virginia del XVIII secolo aggiudicato da Brunk Auctions a 116.850 dollari (© Brunk Auctions); l’incunabolo veneziano del 1491 della «Divina Commedia» nell’edizione di Piero di Piasi, esposta all’Università Lumsa di Roma

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Lucian Simmons nominato responsabile del Metropolitan di New York per la ricerca sulle provenienze

Il Metropolitan Museum of Art ha annunciato la nomina di un responsabile della ricerca sulle provenienze, una nuova posizione all’interno dell’Ufficio del Direttore creata per coordinare le attività di ricerca in tutto il museo. Lucian Simmons, che recentemente ha ricoperto il ruolo di vicepresidente e responsabile mondiale del dipartimento di restituzione e di specialista senior per il dipartimento di arte impressionista e moderna della casa d’aste Sotheby’s, inizierà a ricoprire questo ruolo nel maggio di quest’anno. Simmons si occupa di restituzione e provenienza dal 1997: ha coordinato il team mondiale di Sotheby’s dedicato a questi temi e ha creato uno standard di mercato sulle questioni di provenienza della seconda guerra mondiale. Ha una vasta conoscenza del mercato dell’arte e in particolare degli spostamenti delle opere d’arte durante la seconda guerra mondiale e tiene regolarmente seminari presso Università e scuole di diritto in tutto il Nord America. Al Met guiderà il coordinamento di un team di ricercatori che lavorano in molte delle 19 aree collezionistiche del museo.

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L’Armenia premiata a Berlino come migliore destinazione storica

L’Armenia ha ricevuto il premio internazionale come migliore destinazione nella categoria «Storia» durante una cerimonia all’Itb di Berlino, la più grande fiera di viaggi del mondo, nella quale la Pacific Area Travel Writers Association (Patwa) ha annunciato i vincitori degli ambìti Patwa International Travel Awards 2024, alla presenza di ministri del turismo, governatori, ambasciatori e i vertici di catene alberghiere, compagnie aeree, tour operator e media internazionali. Susanna Hakobyan, vicedirettrice del Tourism Committee of Armenia, ha commentato: «Siamo onorati di aver ricevuto il prestigioso premio Destinazione dell’anno nella categoria storia da Patwa agli International Travel Awards 2024. Questo riconoscimento evidenzia il patrimonio culturale e il significato storico dell’Armenia. Estendiamo la nostra gratitudine a Patwa per questo stimato riconoscimento e restiamo impegnati a condividere la nostra ricca storia con viaggiatori provenienti da tutto il mondo».
 

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Allarme per gli stucchi del Serpotta nell’Oratorio del Carminello a Palermo minacciati da un’infiltrazione d’acqua

Una larga infiltrazione d’acqua minaccia gli stucchi di Giacomo Serpotta del 1651-94 nella Curia dell’Oratorio del Carminello a Palermo. La causa è da far risalire alle tegole sconnesse e alla realizzazione di un tetto abusivo in una palazzina adiacente. Già un anno fa la Confraternita che gestisce per conto della Curia il monumento aveva segnalato alla Soprintendenza un’umidità diffusa e i danni. Erano arrivati i tecnici del Comune per un sopralluogo, «ma non è stato preso nessun provvedimento: ora è urgente riparare le tegole e collocare una adeguata guaina impermeabilizzante per tutelare lo storico capolavoro barocco», dice Pietro Zarcone, rappresentante della Confraternita. 

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Fotografia, Cristina García Rodero premiata per 50 anni di carriera

La fotografa spagnola Cristina García Rodero (Puertollano, 1949) ha ricevuto a Barcellona il Premio Ortega y Gasset per il suo intero percorso professionale. Nel 1973 García Rodero, oggi unica donna spagnola membro dell’Agenzia Magnum, oltre che dell’Agence Vu, aveva  ricevuto una borsa di studio grazie alla quale aveva potuto visitare gli angoli più reconditi del Paese, esperienza dalla quale era scaturito il libro España oculta, pubblicato nel 1989 da Lunwerg e oggetto anche di numerose mostre museali. Il riconoscimento, si legge nella motivazione, premia «il prezioso lavoro di una pioniera e punto di riferimento della fotografia documentaria, che continua a essere una maestra per i fotografi di oggi. Cristina García Rodero racconta ciò che rimane: tradizioni, folclore e costumi in diverse parti del mondo. Ha ritratto luoghi dove nessuno era andato decenni prima che apparisse il concetto di Spagna vuota. Con una carriera di oltre 50 anni, la sua figura è una rivendicazione della genealogia giornalistica delle donne».

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Palazzo Te a Mantova: un percorso di visita valorizzato, un convegno internazionale a giugno e a settembre una mostra su Picasso

Palazzo Te intitola la stagione culturale 2024 alle «metamorfosi», tema pervasivo nella decorazione seducente ed enigmatica della villa di delizia commissionata da Federico II Gonzaga a Giulio Romano che, oltre a progettarne l’architettura, ideò anche l’intera decorazione. Il programma prende il via il 27 marzo con una valorizzazione del percorso di visita delle sale con nuovi supporti informativi e un’illuminazione mirata che evidenzia i frequenti riferimenti alle «Metamorfosi» di Ovidio e di Apuleio, dalla Loggia delle Muse alla «Camera di Ovidio», dalle sale dei Cavalli (con le «Fatiche d’Ercole») e di «Amore e Psiche» alla vertiginosa «Sala dei Giganti» e agli altri ambienti, tutti colmi di figure mitologiche. All’evoluzione del concetto di metamorfosi tra arte, scienza, religione, psicanalisi, scienze sociali, è dedicato il convegno internazionale di studi che il 21 e 22 giugno porterà a Palazzo Te studiosi come Christian Greco, Marialuisa Catoni, Stéphane Verger, Annie Cohen-Solal, Raffaella Morselli, Francesca Cappelletti, Lorenzo Giusti, mentre dal 5 settembre al 6 gennaio 2025 si terrà la mostra «Il labirinto di Picasso. Poesia, salvezza e metamorfosi», realizzata con il Museo Nazionale Picasso di Parigi e curata da Annie Cohen-Solal (cui si deve anche la mostra «Picasso lo straniero», in Palazzo Reale a Milano dal 20 settembre, a questa collegata), sul debito contratto da Picasso con la poesia, da Ovidio ad Apollinaire. Fitto anche il programma sul territorio. 

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Avviato il restauro della chiesa di Santa Maria Jacobi a Nola

Parte l’intervento di restauro conservativo della parete affrescata centrale sinistra e delle murature medievali a vista della Chiesa di Santa Maria Jacobi a Nola (Na). Il progetto, tra i vincitori del bando relativo alla Campagna nazionale «I Luoghi del Cuore» promossa dal Fai (Fondo per l’Ambiente italiano), è a firma dell’Ufficio per i Beni culturali della Diocesi di Nola. Grazie al Comitato «Nola oltre Nola», promosso dall’Archeoclub d’Italia sezione di Nola, e a numerosi altri enti del territorio, la chiesa di Santa Maria Jacobi ha raccolto, nel 2022, il voto di 7.777 persone che gli hanno consentito di partecipare al bando che il Fai lancia dopo ogni censimento. La chiesa di Santa Maria Jacobi («di Giacomo») costituisce il nucleo più antico del complesso monastico di Santa Chiara, nel centro storico di Nola. L’intervento di restauro, sostenuto da Fai e Intesa Sanpaolo con un contributo di 19mila euro, si concentrerà sulla piccola chiesa del monastero, intitolata a Maria di Giacomo, una delle tre donne che, come racconta il Vangelo di Luca, ricevettero per prime l’annuncio della Risurrezione. L’edificio di culto presenta un’unica navata che, ritmata da due archi a tutto sesto, termina in un’abside quadrata, su cui si apre una bifora traforata in stile gotico. Le pareti dell’aula liturgica erano ricoperte da un ciclo di affreschi a carattere religioso, eseguito tra i secoli XIV e XV, in cui è evidente la lezione cromatica, figurativa e compositiva di artisti di provenienza laziale, toscana e marchigiana, chiamati alla corte degli Angioini. Danneggiato in molte parti, il ciclo oggi si presenta composto da alcune Crocifissioni, figure di santi, storie di santa Chiara, una Madonna e un’Annunciazione, e da una Madonna dell’Umiltà attribuita alla scuola di Simone Martini.

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Il Brooklyn Museum ha venduto all’asta i suoi arredi d’epoca per 843mila dollari

Il 19 marzo arredi e oggetti d’arte di quattro stanze d’epoca del Brooklyn Museum sono stati dispersi all’asta, e con successo: in certi casi i prezzi finali ammontavano a 30 volte le stime minime. L’evento, tenutosi alla Brunk Auctions di Asheville, nel North Carolina, ha fruttato un totale di 678mila dollari a fronte di una stima massima di circa 250mila dollari, e tutti i lotti hanno trovato un acquirente. Compresi i diritti sul compratore la vendita ha totalizzato 834mila dollari. L’asta, che rientrava nelle normali operazioni del museo, ha però un ruolo chiave per i progetti futuri in termini di esposizione, ha dichiarato la direttrice Anne Pasternak. Il top lot della vendita è stato uno stipo Chippendale della Virginia del XVIII secolo in legno di noce, presente nella collezione del museo dal 1916, quando fu acquistato dall’avvocato americano e studioso di mobili Luke Vincent Lockwood: è stato aggiudicato a 95mila dollari, a fronte di una stima di 40mila dollari, la stima più alta per qualsiasi oggetto. Con le tasse, il prezzo è stato di 116.850 dollari.

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Un incontro tra Ferdinando Scianna e Michele Smargiassi alla Galleria Campari di Sesto San Giovanni, che ospita una mostra di Scianna

La Galleria Campari di Sesto San Giovanni (Mi) e la Fondazione Corriere della Sera, in collaborazione con Magnum Photos, presentano il 27 marzo alle ore 19 l’incontro tra il fotografo Ferdinando Scianna e il giornalista Michele Smargiassi, presso la sede della Galleria Campari. L’incontro approfondirà il lavoro personale del fotografo, in particolare legato alla pubblicazione dei libri dedicati alle fotografie di Scianna. L’ingresso è gratuito su prenotazione al link predisposto e all’incontro seguirà l’aperitivo. Galleria Campari ospita in questo periodo «Bar Stories on Camera. Galleria Campari / Magnum Photos», aperta fino al primo maggio. L’esposizione, curata da Galleria Campari, presenta 90 fotografie dagli anni Trenta agli inizi degli anni Duemila che raccontano il mondo del bar attraverso 48 immagini dall’Archivio Storico Galleria Campari e 42 scatti a firma di 24 fotografi internazionali dell’agenzia Magnum Photos, tra cui figurano Robert Capa, Elliott Erwitt, Martin Parr e Ferdinando Scianna. «Bar Stories on Camera. Galleria Campari / Magnum Photos» è la prima mostra realizzata da Galleria Campari in partnership con Magnum Photos.

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Mostre che aprono: I capolavori di Capodimonte alla Reggia di Venaria

Il ministro Gennaro Sangiuliano ha inaugurato il 22 marzo nelle Sale della Arti della Reggia di Venaria la prima mostra del 2024 nella residenza sabauda alle porte di Torino: è dedicata ai capolavori delle collezioni di Capodimonte, e sarà aperta dal 29 marzo fino al 15 settembre. Sono oltre sessanta le opere provenienti dalle collezioni Farnese e Borbone che annoverano maestri come Caravaggio, Tiziano, Bellini, Masaccio, Parmigianino. La Reggia di Venaria è reduce da grandi numeri fatti registrare nel 2023: l’anno passato è passato agli archivi con 445.598 visitatori in 295 giorni, il 30% in più del 2022. In autunno è prevista una mostra su J.R.R. Tolkien, autore de Il Signore degli Anelli.

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Mostre che aprono: Una preziosa edizione della «Divina Commedia» all’Università Lumsa di Roma

Oggi 25 marzo è il «Dantedì», la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, istituita nel 2020 dal Governo e riconosciuta dagli studiosi come inizio del viaggio nell’Aldilà della Divina Commedia. L’avvenimento è celebrato con oltre 100 manifestazioni culturali in scuole e istituzioni del Paese con mostre e letture di antichi volumi dedicati al poeta. Dal 25 marzo all’11 aprile è esposta all’Università Lumsa di Roma una delle più rare edizioni della Divina Commedia, l’incunabolo veneziano del 1491 nell’edizione di Piero di Piasi, stampato ancora con la tecnica a caratteri mobili: 500 pagine con strepitose figure dipinte, volume di proprietà della Casa di Dante in Roma. In mostra anche disegni, pitture, materiali relativi alla Divina Commedia e installazioni dell’Associazione Archivio Storico Olivetti e del Musli, il Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia di Torino. 

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Mostre aperte: Anche i «piombi della Senna» nella Crypte archéologique de l’Île de la Cité

La Senna, la sua storia e quella delle popolazioni che, dall’antichità ad oggi, hanno vissuto sulle sue rive è al centro della mostra organizzata dal Musée Carnavalet Histoire de Paris, in collaborazione con l’Inrap (Institut national de recherches archéologiques préventives) e presentata nella Crypte archéologique de l’Île de la Cité, il sito sotto il sagrato della cattedrale di Notre-Dame dove sono conservati i resti antichi della città. «Nella Senna», aperta per tutto l’anno, allestisce 150 oggetti, vestigia di un passato più o meno antico, rinvenuti lungo il corso del fiume in occasione delle diverse campagne di scavi portate avanti negli ultimi 150 anni. I reperti più antichi sono delle pietre focaie del Paleolitico rinvenute tra Clichy e Levallois, appena fuori Parigi, nelle cave di sabbia sfruttate durante i giganteschi lavori portati avanti dal barone Haussman, tra il 1853 e il 1870, che rimodellarono l’aspetto urbanistico della città. Gli scavi a Clichy-la Garenne, nel 2020, hanno riportato alla luce l’antico letto del fiume (risalente tra 85.000 e 25.000 anni fa) e strumenti attribuiti all’Uomo di Neanderthal. Di epoca galloromana, quando Parigi si chiamava Lutetia, sono vasi, giare, oltre mille ex voto e sculture, tra cui un’elegante statuetta del dio Mercurio in lega di bronzo, rinvenuti durante gli scavi iniziati nel 1874 dall’archeologo Théodore Vacquer. All’epoca medievale risalgono asce da guerra, utensili di metallo e la collezione detta «dei piombi della Senna», piccoli oggetti in lega di piombo tra cui statuette di guerrieri e insegne dei pellegrini ritrovate nei pressi di Notre-Dame e della Basilica di Saint-Denis. 


 

Redazione, 25 marzo 2024 | © Riproduzione riservata