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Micaela Deiana
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Si apre al Man dal 17 febbraio al 21 maggio la mostra «Jennifer West. Action Movies, Painted Films and History». La rassegna, a cura di Lorenzo Giusti, ripercorre la produzione dell’artista americana a partire dal 2015, con una selezione di dieci lavori, integrati dalla sua opera più recente, con cui l’universo su pellicola della West si apre al sonoro. L’esperienza in Sardegna inoltre è stata l'occasione per l’avvio di un nuovo lavoro legato al territorio del nuorese.
Si tratta di opere che indagano la materialità del mezzo filmico, realizzando produzioni cinematografiche senza l’utilizzo della videocamera. L’artista parte da registrazioni ottenute grazie a tecniche di emulsione, manipolazione chimica o utilizzo di materiali fotosensibili. Interviene quindi sulle immagini così ottenute sia con una gestualità artistica tradizionale (pittura, disegno, incisione, collage) sia con una processualità che prevede l’esposizione agli agenti atmosferici, l’utilizzo di materiali del quotidiano (rossetti, carta, pneumatici), il contatto con materiali corrosivi (argilla, sale). Si creano in questo modo narrazioni caotiche e psichedeliche che rompono le categorie cinematografiche tradizionali.