
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a Venezia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a VeneziaVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Dal 3 febbraio il Macro apre una serie di mostre personali che offrono alcune riflessioni sul nostro presente
- Francesca Romana Morelli
- 01 febbraio 2017
- 00’minuti di lettura


Una tempesta sul Macro
Dal 3 febbraio il Macro apre una serie di mostre personali che offrono alcune riflessioni sul nostro presente
- Francesca Romana Morelli
- 01 febbraio 2017
- 00’minuti di lettura
Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliFino al 17 aprile Nanni Balestrini (1935) propone «La Tempesta perfetta», a cura di Achille Bonito Oliva e organizzata dalla galleria veneziana Michela Rizzo. Ispirata alla celebre opera giorgionesca, come anche a Shakespeare, a Ezra Pound e alla Genesi, è così commentata da Bonito Oliva: «È un’opera stereofonica, sonora, che si confronta col rumore del mondo, attraverso la contaminazione, la scomposizione. Ciò che il lampo annuncia, la tempesta, Balestrini la realizza attraverso un collage di parole e dollari strappati, una pioggia che investe il quadro di Giorgione».
Fino al 26 marzo Daniela Perego (1961) in «Arrivederci», curata da Micol Di Veroli e in collaborazione con il Castello di Rivara di Franz Paludetto, propone installazioni (nella foto un particolare) sul tema della memoria, centrale nella sua ricerca.
Sempre fino al 26 marzo il compositore, pianista e artista Daniele Lombardi (1946), in «Ascolto visivo», realizzata con la Fondazione Mudima, propone una sintesi della sua ricerca multimediale: installazioni sonore, tra cui un’«Ipotesi di teatro metamusicale» (1972) che prevede un rapporto interattivo con lo spettatore, manoscritti musicali e un dipinti recenti di vaste dimensioni. Infine un video di Lara Nicoli e Carlo Carfagni, «I Think Art is…Briciole D’Arte», nato all’interno di un format di sperimentazione proposto a Rai3 nel 2016, si chiede a 60 artisti e addetti ai lavori che cosa sia l’arte.