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Tutte le fotografie portano a Roma

Dal 20 ottobre XV edizione del Fotografia-Festival Internazionale

Si tiene dal 21 ottobre all’8 gennaio la XV edizione di Fotografia-Festival Internazionale di Roma, quest’anno dedicato a «Roma, il mondo», con la consueta direzione del suo ideatore, Marco Delogu, affiancato da un cocuratore, Alessandro Dandini de Sylva, fotografo anche lui e collaboratore del festival già dal 2011.

Cuore della rassegna, aperta fino all’8 gennaio (catalogo Quodlibet), gli spazi del Macro di via Nizza, la sala Bianca, gli studi #1 e #2, il foyer, ma in realtà come sempre è tutta la città che si attiva con una carrellata di iniziative di ogni genere dedicate alla fotografia, che invadono gallerie, musei, istituti di cultura e spazi vari in un diluvio di esposizioni personali e collettive, call per artisti, incontri e premi.

A Roma era stata dedicata già la II edizione del festival nel 2003, quando nacque pure la Rome Commission, inaugurata da Josef Koudelka, diventata immediatamente il suo fiore all’occhiello, inanellando anno dopo anno nomi internazionali di assoluto prestigio (ma non sempre con risultati di pari livello). Roma è sempre una sfida difficile, una trappola infarcita di storia e di retorica, questa volta raccolta da quattro grandi artisti, a cui come sempre si è garantita totale libertà interpretativa della città: la «superstar» sudafricana Roger Ballen, il «digitale» canadese Jon Rafman, il «paesaggista» inglese Simon Roberts e il «grande allievo» di Winogrand Leo Rubinfien (Usa).

La collettiva principale, dedicata a «Roma, il mondo», espone insieme una scelta di opere delle passate edizioni della Rome Commission (Koudelka, Barbieri, Petersen, Parr, Iturbide, Basilico, Tillim, Papageorge, Soth, Ventura, Davis, Pellegrin e lo stesso Delogu), gli scatti di Alfred Seiland sull’Impero romano e quelli di Don McCullin e Luca Nostri sul Vallo di Adriano. Da menzionare anche un omaggio a Pasolini, con lavori di Klein, Mulas, Dondero, Secchiaroli, Tursi, Pedriali e altri e una raccolta inedita di Giuseppe Garrera, e la doppia personale delle americane Letha Wilson e Kate Steciw. E ancora il Premio Graziadei rivolto agli italiani under 35 (assegnato ad Alessandro Calabrese, con «A failed Entertainment»), il Premio Iila per gli emergenti latinoamericani, i documentari di Gianfranco Rosi, Pietro Marcello e Roberto Minervini, i lavori selezionati per la Open Call for Artists, una mostra sul libro fotografico, i tre talk con Pellegrin, Albinati, Agamben e Rumiz e tanti altri incontri.

Federico Castelli Gattinara, 17 ottobre 2016 | © Riproduzione riservata

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