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New York tra Larry Fink e Andy Warhol

Inaugura il 16 febbraio, allo Spazio Damiani, una mostra dedicata alle fotografie scattate negli anni Sessanta da Larry Fink (Brooklyn, 1941). Noto per il successo del libro Social Graces del 1984, un confronto tra il proletariato rurale della Pennsylvania e l’ambiente festaiolo dell’upper class di Manhattan, Larry Fink ha tenuto mostre nelle maggiori istituzioni museali internazionali.

Fino al 30 aprile «Fink on Warhol: New York Photographs of the 1960s» presenta quindici opere in bianco e nero suddivise secondo due filoni tematici. Si parte da una serie di ritratti che Fink realizzò nell’arco di tre giorni della primavera 1966 su commissione dell’«East Side Review»: Andy Warhol e i personaggi che orbitavano attorno alla Factory (caratterizzati da un voluto distacco sociale e dalla consapevolezza delle logiche commerciali e dei mezzi di comunicazione della loro epoca) sono affiancati alla documentazione, mai esposta finora, delle tensioni politiche e sociali che attraversavano l’America degli anni Sessanta, nel fervore delle lotte per i diritti civili e delle proteste antimilitariste di cui Fink era uno strenuo sostenitore. Così Kevin Moore, autore del testo in catalogo: «Si potrebbe asserire che Fink e Warhol fossero entrambi interessati alla politica, così come lo erano all’arte, semplicemente lo facevano partendo da presupposti non solo diversi, ma agli antipodi». Il volume (Damiani Editore) presenta la serie completa degli 80 scatti inediti da cui è tratta l’esposizione.

Ilaria Speri, 13 febbraio 2017 | © Riproduzione riservata

New York tra Larry Fink e Andy Warhol | Ilaria Speri

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