Dove nacque l’enciclopedia italiana ora sorge un nuovo spazio per l’arte contemporanea. L’Istituto della Enciclopedia Italiana, fondato nel 1925 su iniziativa del senatore Giovanni Treccani degli Alfieri e del filosofo fascista Giovanni Gentile, ebbe infatti sede, e ancora l’ha, nel cinquecentesco Palazzo Mattei di Paganica, presso Largo di Torre Argentina.
Dal cortile porticato si accede a una serie di grandi ambienti in sequenza, di complessivi 300 metri quadrati, dalle volte affrescate e dalle peculiarità architettoniche che lo ascrivono a un blocco edilizio precedente, quattrocentesco, inglobato dall’edificio Mattei. È, questo, ora lo Spazio Treccani Arte, diretto, come il progetto Treccani Arte, da Iacopo Ceni.
Tale progetto, dal 2018 promuove multipli d’autore e pubblicazioni sull’arte contemporanea, ovvero quelli esposti dal 3 ottobre al 22 dicembre presso Spazio Treccani Arte, come le edizioni limitate del progetto Treccani Arte/MaXXI. Esso è costituito da lavori di Isabella Ducrot, Bruna Esposito, Cao Fei, Alfredo Jaar, Marzia Migliora, Remo Salvadori, Nico Vascellari.
Altra sezione è quella dedicata all’iniziativa «Utopia», che ha promosso la creazione di poster ispirati a tale principio filosofico, firmati da artisti quali Francesco Arena, Elisabetta Benassi, Rä Di Martino, Ettore Favini, Piero Golia, Alice Guareschi, Emilio Isgrò, Alessandro Piangiamore e Giuseppe Stampone. Molti anche i lavori nati sotto l’egida della collaborazione con Artissima, per il progetto «Alfabeto Treccani», che ha coinvolto Giorgio Andreotta Calò, Giovanni Anselmo, Massimo Bartolini, Rossella Biscotti, Loris Cecchini, Paolo Icaro, Luisa Lambri, Marisa Merz, Maurizio Nannucci e altri.
Perla della mostra, la serigrafia «Venti voci per la Treccani e dieci virgole per il mondo» di Isgrò, realizzata in occasione del cinquantesimo anniversario dalla storica esposizione (1970) presso la Galleria Arturo Schwarz, in cui l’artista presentò venticinque volumi dell’Enciclopedia cancellati.
Il multiplo di Isgrò «salva» dalle cancellature rosse nomi e termini emblematici, come «Leopardi, Giacomo», «Alighieri, Dante», «Verdi, Giuseppe», e «sentire», «sorridere», «paura», «no», «algoritmo». Secondo Iacopo Ceni «con l’apertura di questo spazio, Treccani Arte arricchisce ulteriormente la sua offerta, promuovendo una programmazione nella quale, in perfetto stile enciclopedico, diversi linguaggi e discipline potranno coesistere per attivare un processo culturale in continua evoluzione». Ciò avverrà con mostre e incontri, a partire dal 2024.