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20 dipinti suoi, di allievi e seguaci tornano nelle Marche
- Stefano Miliani
- 18 ottobre 2018
- 00’minuti di lettura


«Natività» di Lorenzo Lotto (1521 o 1527), particolare, Pinacoteca di Siena
Lotto metropolitano
20 dipinti suoi, di allievi e seguaci tornano nelle Marche
- Stefano Miliani
- 18 ottobre 2018
- 00’minuti di lettura
Stefano Miliani
Leggi i suoi articoli«Lorenzo Lotto è un pittore metropolitano. Nasce a Venezia, ha esperienze a Roma, forse in Francia e Germania. I modelli di Raffaello e Michelangelo a Roma o Tiziano a Venezia possono essere coercitivi, imperniano un gusto corrente. L’artista, fuori da quei canoni, ha la consapevolezza di non essere inferiore. Perciò sceglie la provincia: gli consente la massima libertà creativa»: Enrico Maria Dal Pozzolo inquadra come un segno di autonomia la vita errabonda nell’Italia centrosettentrionale del pittore nato nel 1480 e morto a Loreto tra il 1556 e il 1557.
Lo storico dell’arte, docente all’Università di Verona, incardina in quella volontà di indipendenza un antefatto alla mostra da lui curata «Lorenzo Lotto: il richiamo delle Marche» (catalogo Skira), allestita dal 19 ottobre al 10 febbraio ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi. Rassegna che si incastona tra la mostra «Lorenzo Lotto. Ritratti» appena conclusa al Museo del Prado di Madrid (n. 388, lug.-ago. ’18, p. 41) e in arrivo dal 5 novembre al 10 febbraio alla National Gallery di Londra e firmata, tra gli altri, anche dallo studioso.
L’appuntamento maceratese, al quale collaborano i musei madrileno e londinese, è organizzato da Villaggio Globale Internazionale, lo promuovono e sostengono il Comune e, per il ciclo «Mostrare le Marche», la Regione. Dal Pozzolo raduna pezzi eseguiti per sedi marchigiane e finiti altrove, come San Pietroburgo, Berlino, Strasburgo, Parigi, Roma, Siena, Firenze. E puntualizza: «Vogliamo anche rivitalizzare gli itinerari lotteschi. Con 26 opere in più luoghi, le Marche hanno un vero e proprio museo del Lotto diffuso, per cui è una mostra di ricerca concepita come un dittico, condivisa da accademici delle tre università marchigiane e da altri specialisti, con opere anche mai viste e qualche proposta ardita».

«Natività» di Lorenzo Lotto (1521 o 1527), particolare, Pinacoteca di Siena