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«Arrangement en gris et noir n.1» (1871) di James McNeill Whistler © Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais _ Patrice Schmidt.

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«Arrangement en gris et noir n.1» (1871) di James McNeill Whistler © Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais _ Patrice Schmidt.

La Frick Collection «spedisce» Whistler a Parigi

Il maestro americano del Simbolismo è protagonista al Musée d’Orsay

Luana De Micco

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Il Musée d’Orsay ospita fino all’8 maggio la mostra «James McNeill Whistler. Capolavori della Frick Collection». L’importante prestito arriva in occasione della chiusura fino al 2023 del museo di Manhattan. Nato in Massachusetts James McNeill Whistler (1834-1903) partì nel 1855 per Parigi per diventare pittore. Cominciò la sua formazione con Charles Gleyre, maestro di molti impressionisti e frequentò molto il Louvre, dove incontrò Henri Fantin-Latour, che lo introdusse nel gruppo dei pittori realisti che si riuniva intorno a Gustave Courbet. Si trasferì a Londra nel 1859 ma conservò forti legami con la scena artistica parigina. Dal 1890 divenne una delle figure emergenti del Simbolismo. Nei primi del ’900, Henry Clay Frick acquistò 18 tele di Whistler, tra cui «Symphony in Grey and Green: the Ocean», immensa tela dipinta nel 1866 durante un viaggio in Cile, ora esposta al d’Orsay, insieme anche a due stampe e tre pastelli di paesaggi veneziani. Il d’Orsay ha poi attinto alla sua collezione e espone tra l’altro il ritratto della madre dell’artista, «Arrangement en gris et noir n.1», del 1871.

«Arrangement en gris et noir n.1» (1871) di James McNeill Whistler © Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais _ Patrice Schmidt.

Luana De Micco, 07 aprile 2022 | © Riproduzione riservata

La Frick Collection «spedisce» Whistler a Parigi | Luana De Micco

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