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Ecco la monocollettiva
- Silvano Manganaro
- 08 giugno 2017
- 00’minuti di lettura
Silvano Manganaro
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A un occhio sprovveduto, le stanze del piano terreno di Villa Maraini, sede dell’Istituto Svizzero di Roma, sembrano ospitare una mostra collettiva: probabilmente un piccolo gruppo di giovani artisti selezionati da un rigoroso curatore. Invece è esattamente il contrario, perché ci troviamo di fronte alle opere di uno dei più significativi artisti svizzeri della sua generazione: John M. Armleder (Ginevra, 1948), straordinario rimescolatore di generi e poliedrica figura di intellettuale capace di lavorare con la scultura, la pittura, la performance o proporsi come critico e curatore. Amico di John Cage e promotore del gruppo Fluxus,
Armleder per questa mostra, intitolata «Stockage» e in corso sino al primo luglio, propone 12 lavori realizzati tra il 1991 e il 2015. Si alternano nature morte, quadri informali, installazioni luminose a parete o da pavimento, finti tramezzi con composizioni geometriche, una sorta di lungo stendardo realizzato con tre tende in ciniglia fino a quadretti tra il pop e il graffito.