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«Untitled/The Beautiful and the Damned» (2013) di Cecily Brown. Cortesia della Gagosian Gallery

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«Untitled/The Beautiful and the Damned» (2013) di Cecily Brown. Cortesia della Gagosian Gallery

Cecily Brown alla stregua di Kokoschka

La Pinakothek der Moderne compie vent’anni e per festeggiare il compleanno la Staatliche Graphische Sammlung offre al pubblico una personale dell’artista inglese

Francesca Petretto

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La Pinakothek der Moderne compie vent’anni. Il grande museo internazionale d’arte moderna e contemporanea è stato infatti costruito nel 2002 da Stephan Braunfels e per festeggiarne il compleanno la Staatliche Graphische Sammlung fino all’11 settembre offre al pubblico una personale di Cecily Brown dal titolo «Spazi da sogno».

La pittrice londinese (1969), da tempo residente a New York, vi presenta alcune opere inedite ispirate dall’evento e pensate per dialogare con disegni e stampe della collezione di casa. È anche la prima volta in assoluto che Brown si dedica con tale intensità al luogo che ne ospita i lavori, oltre il progetto dell’allestimento e le caratteristiche e necessità degli spazi espositivi, alle collezioni storiche, vere padrone di casa.

Il suo medium preferito è la pittura, ricca di suggestioni di un espressionismo astratto alla Oskar Kokoschka virato contemporaneo, domandandosi costantemente se lavorare con materiali tradizionali non tolga all’opera la dovuta, urgente contemporaneità, la capacità di dialogare col presente progressivo che ne ha accompagnato la creazione.

«Untitled/The Beautiful and the Damned» (2013) di Cecily Brown. Cortesia della Gagosian Gallery

Francesca Petretto, 27 luglio 2022 | © Riproduzione riservata

Cecily Brown alla stregua di Kokoschka | Francesca Petretto

Cecily Brown alla stregua di Kokoschka | Francesca Petretto