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Le tecniche tessili al servizio dell’arte: nascono così le opere dell’artista catalana esposte in due musei
- Roberta Bosco
- 13 aprile 2022
- 00’minuti di lettura


Una veduta dell'allestimento della mostra, foto di Miquel Coll
Teresa Lanceta dal Macba all'Ivam
Le tecniche tessili al servizio dell’arte: nascono così le opere dell’artista catalana esposte in due musei
- Roberta Bosco
- 13 aprile 2022
- 00’minuti di lettura
Roberta Bosco
Leggi i suoi articoliIl Macba e l’Ivam organizzano la prima retrospettiva di Teresa Lanceta a Barcellona.
«La tessitura è la più universale e atemporale delle arti, è un’attività lenta e ripetitiva che lascia molto spazio al pensiero e alla riflessione». Lo ha affermato Teresa Lanceta (Barcellona, 1951) nella presentazione di «Tessere come codice aperto», la sua prima retrospettiva, aperta nel Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona fino all’11 settembre.
La mostra, che ripercorre cinquant’anni anni di lavoro attraverso duecento opere, in maggioranza di grandi dimensioni, recupera il suo originale approccio alla tessitura, che abborda le sue strutture, sistemi e processi, come un metodo di ricerca ricco di riferimenti simbolici, estetici, culturali e spirituali.
«Teresa Lanceta propone un’arte rilevante per la vita. A differenza di altri artisti che hanno messo le tecniche tessili al servizio dell’arte, il suo impegno è dimostrare che i tessuti sono opere d’arte» assicura la curatrice Nuria Enguita, direttrice dell’Ivam, l’Istituto Valenziano d’Arte Moderna, che accoglierà in seguito la rassegna dal 6 ottobre al 12 febbraio 2023.
Il percorso della Lanceta si articola a partire da due momenti fondamentali: la convivenza con le donne berbere dell’Atlante marocchino, che l’hanno introdotta a questa disciplina e alla passione per le geometrie e le strutture ripetitive e la sua vita nel Raval, il centro storico barcellonese, a stretto contatto con la comunità gitana, che si plasma nelle tele riscattate e ricucite che parlano delle ferite e dei rammendi dell’anima.
«Mi appassiona la tecnica, non ho mai fatto un bozzetto o un disegno, è la tecnica che guida il lavoro» conclude l’artista. Da quando il Moma acquistò alcune opere di Aurelia Muñoz, le artiste che lavorano con i tessuti sono oggetto di un rinnovato interesse e di una più che necessaria revisione del loro contributo artistico.

Una veduta dell'allestimento della mostra, foto di Miquel Coll