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Ricomposta la cintola dell’Assunta

Laura Lombardi

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Aprirà il prossimo 7 settembre a Palazzo Pretorio la grande mostra «Legati da una cintola. L’Assunta di Bernardo Daddi e l’identità di una città» (fino al 14 gennaio 2018), curata da Andrea De Marchi e Cristina Gnoni Mavarelli. L’origine del culto della reliquia, una striscia di lana finissima lunga 87 cm, miracolosamente ricondotta dalla Terra Santa, si situa nel XII secolo; tuttavia è nel Trecento, in un momento di prosperità cittadina, che le committenze a maestri quali Giovanni Pisano e Bernando Daddi diedero una vera identità alla città, dalla spiccata devozione mariana.

Fulcro della mostra è la monumentale macchina dipinta da Bernardo Daddi dove la Madonna dona la cintola all’incredulo san Tommaso: vedendo ricongiunte le parti smembrate nei secoli in varie sedi è possibile cogliere appieno la magnificenza di quell’opera. Le sette sezioni della mostra illustreranno la varietà dell’iconografia della cintola, dal rilievo del Maestro di Cabestany al tardo Cinquecento, rilevandone le differenze a seconda delle aree geografiche. Il percorso includerà il Duomo di Prato dov’è il ciclo di affreschi di Agnolo Gaddi.

Laura Lombardi, 20 marzo 2017 | © Riproduzione riservata

Ricomposta la cintola dell’Assunta | Laura Lombardi

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