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Al Musée de l'Elysée gli aspetti meno noti del lavoro del fotografo svizzero
- Monica Poggi
- 28 gennaio 2020
- 00’minuti di lettura


Il ritratto di Che Guevara realizzato nel 1963 da René Burri. © Fondation Rene Burri_Magnum Photos_Musee Elysee
René Burri inedito
Al Musée de l'Elysée gli aspetti meno noti del lavoro del fotografo svizzero
- Monica Poggi
- 28 gennaio 2020
- 00’minuti di lettura
Monica Poggi
Leggi i suoi articoliAtteggiamento sfrontato, sguardo elusivo e sigaro tra le labbra. È questo uno dei ritratti più conosciuti e iconici di Che Guevara, realizzato nel 1963 da René Burri (Zurigo, 1933-2014), membro di Magnum Photos dal 1959. Grazie a questo scatto Burri ottiene la fama internazionale, ma non è l’unica immagine memorabile di una carriera durata quasi sessant’anni.
Oltre ad aver documentato alcuni dei più importanti avvenimenti del XX secolo, nel suo obiettivo sono passati personaggi come Picasso, Le Corbusier, Giacometti. Dal 29 gennaio al 3 maggio il Musée de l’Elyseé gli dedica la mostra «L’explosion du regard», a cura di Marc Donnadieu e Mélanie Bétrisey.
Con immagini da archivi di famiglia e Magnum, l’esposizione presenta numerosi documenti inediti (provini, quaderni e opere grafiche e pittoriche) che rivelano aspetti meno noti del lavoro di Burri. Dalle tecniche espressive ai temi della sua ricerca, il percorso espositivo spazia tra cinema, televisione, libri, Cina e, naturalmente, il Che.

Il ritratto di Che Guevara realizzato nel 1963 da René Burri. © Fondation Rene Burri_Magnum Photos_Musee Elysee