Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Ben 20mila reperti archeologici, rimasti custoditi per dieci anni all’interno di 16 container nel cantiere ferroviario dove sono stati rinvenuti, trasferiti nel 2019 all’Albergo delle Povere di Palermo e ora in parte distribuiti tra i siti archeologici di Solunto e soprattutto di Himera (fondata nel 648 a.C.), dal momento che provengono proprio dalla necropoli dell’importante colonia greca.
La storia del rinvenimento di oltre 9.650 tombe e dei relativi corredi funerari nella necropoli occidentale della colonia greca di Himera, durante i lavori di raddoppio ferroviario sulla linea Palermo-Messina, nel tratto tra Fiumetorto e Cefalù Ogliastrillo, danno la misura dell’eccezionale contesto archeologico che rappresenta la Sicilia, da considerarsi un immenso parco archeologico.
La campagna di scavo finanziata con 17 milioni di euro, una delle più grandi degli ultimi trent’anni nell’isola, è stata avviata nel 2008 proprio dal Gruppo FS, Rete Ferroviaria Italiana con il supporto di Italferr, per concludersi a fine 2010; successivamente è seguita una lunga attività di studio, catalogazione e restauro dei reperti risalenti in parte alle due battaglie di Himera contro i Cartaginesi del 480 e del 409 a.C., rinvenuti a una profondità di circa tre metri, e infine consegnati alla Soprintendenza Archeologia e Paesaggio di Palermo che ne ha diretto i lavori. Tra i reperti emersi dalle numerosissime tombe, oltre a resti umani (fosse comuni per i soldati morti in combattimento) e animali, come 30 cavalli, anfore attiche a figure nere a soggetto mitologico, un calice dall’isola di Chios decorato con stambecchi d’inizio VI secolo a.C., coppe e statuette fittili di divinità femminili; fino al 10 novembre sarà possibile vederli esposti nella stazione ferroviaria di Palermo Centrale nella mostra «Himera dagli alti dirupi. Un viaggio nella necropoli svelata dal raddoppio ferroviario», nata da un’idea di Archeolog ETS, associazione del Gruppo FS, in collaborazione con il Parco archeologico di Himera, Solunto e Iato.

Vasi a figure nere ritrovati nella necropoli di Himera. Courtesy Soprintendenza di Palermo