
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a Venezia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a VeneziaVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Al Museo del Prado una rivalutazione del suo stile preziosista derivato dal rococò francese, la cui fortuna fu condizionata dalla figura di Goya
- Roberta Bosco
- 04 giugno 2022
- 00’minuti di lettura


«Baile en màscara» di Luis Paret y Alcàzar
Luis Paret y Alcàzar. Acquerelli dal Settecento spagnolo
Al Museo del Prado una rivalutazione del suo stile preziosista derivato dal rococò francese, la cui fortuna fu condizionata dalla figura di Goya
- Roberta Bosco
- 04 giugno 2022
- 00’minuti di lettura
Roberta Bosco
Leggi i suoi articoliFino al 21 agosto il Museo del Prado accoglie la prima mostra monografica del pittore e acquarellista Luis Paret y Alcázar (Madrid, 1746-99), artista unico nell’arte spagnola del suo tempo, noto per il suo stile preziosista derivato dal rococò francese, la cui fortuna fu condizionata dalla figura di Goya, suo contemporaneo.
La rassegna presenta la maggior parte della produzione pittorica dell’artista di padre francese e madre spagnola, insieme a una selezione di disegni che dimostrano la sua maestria tecnica e compositiva. Alle opere conservate nel Museo del Prado, che ospita la più importante collezione di dipinti di Paret, paesaggi, scene di interni, ritratti, rappresentazioni mitologiche e nature morte, si aggiungono i prestiti di collezioni nazionali ed estere.
La mostra si propone di rivalutare l’eccellente qualità tecnica di Paret, come creatore di opere di grande bellezza, raffinate e classiche e allo stesso tempo come osservatore, a volte critico, della società del suo tempo, che rappresentò sempre con grande originalità. Nel 1774 Paret divenne il pittore personale dell’infante don Luis di Borbone che l’anno successivo fu allontanato dalla corte dal re Carlo III per la sua vita intima promiscua e dissoluta.
Con l’infante cadde in disgrazia anche il suo pittore che fu esiliato a Porto Rico. Nel 1778 tornò in Spagna, ma venne confinato a Bilbao, dove visse fino al 1789, quando finalmente gli fu permesso di tornare a Madrid.
«La rassegna metterà in evidenza la sua importanza nel contesto della corte illuminata e nel panorama dell’arte spagnola della seconda metà del ’700, nonostante la sua fulgida carriera di corte sia stata interrotta dal suo noto esilio decennale», ha spiegato la curatrice della mostra, Gudrun Maurer, conservatrice della pittura spagnola del XVIII secolo e di Goya del Museo del Prado.

«Baile en màscara» di Luis Paret y Alcàzar