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Al Museo e Real Bosco di Capodimonte le opere dell’artista napoletano descrivono un percorso diffuso e articolato con specifici focus sulla produzione dell’artista
- Olga Scotto di Vettimo
- 27 agosto 2022
- 00’minuti di lettura


Un’opera di Salvatore Emblema nel Cellaio di Capodimonte
Emblema dialoga con la natura
Al Museo e Real Bosco di Capodimonte le opere dell’artista napoletano descrivono un percorso diffuso e articolato con specifici focus sulla produzione dell’artista
- Olga Scotto di Vettimo
- 27 agosto 2022
- 00’minuti di lettura
Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliLa mostra di Salvatore Emblema (Terzigno, 1929-2006) al Museo e Real Bosco di Capodimonte (fino al 30 ottobre), curata da Sylvain Bellenger e realizzata con il supporto scientifico del Museo Emblema e del suo archivio, si sviluppa attraverso un percorso diffuso e articolato che intende proporre specifici focus sulla produzione dell’artista, in relazione soprattutto con l’ambiente e il paesaggio naturale del Bosco.
In una sala del secondo piano del museo è esposta l’installazione «Scatole trasparenti» (1969-74), un progetto inedito che esemplifica il tentativo di includere la variabile ambientale e l’elemento paesaggistico nell’opera d’arte attraverso il dialogo con la finestra che affaccia sul Bosco di Capodimonte.
Nella Sezione di Arte contemporanea del museo sono esposte una trentina di opere pittoriche, espressione della ricerca sviluppata tra gli anni ’60 e ’80: tele sovrapposte e «detessute», come le definiva Palma Bucarelli, tinte nei colori celeste, rosa, blu, giallo, rosso e marrone costituiscono un’indagine sugli elementi costitutivi dell’opera.
«Io non lo so se la pittura è ancora una cosa attuale o se vale la pena, oggi, fare ancora un quadro. So solo che un quadro ben riuscito assomiglia tanto a una casa con la pelle sottile, costruita sulla strada che corre tra i tuoi occhi e questo impercettibile movimento del sole. Proprio ora, qui. Mentre ti sto parlando», dichiarava l’artista.
Nel Cellaio, invece, sono esposte grandi installazioni degli anni ’70, concepite come congegni scenografici, testimonianza di una ricerca meno nota ma determinate nel percorso di Emblema.
Altre installazioni, in dialogo diretto con il paesaggio e con gli ambienti del museo, sono esposte sulle praterie antistanti il Cellaio e nel Cortile monumentale della Reggia.

Un’opera di Salvatore Emblema nel Cellaio di Capodimonte