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Untitle (Anni and Josef looking at photographs) di John T.Hill

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Untitle (Anni and Josef looking at photographs) di John T.Hill

A Siena astrattismo «digitale»

A Santa Maria della Scala le opere di Josef e Anni Albers anche per i non vedenti

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Laura Lombardi

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Diversamente dalle mostre concepite per vedenti con accanto il percorso didascalico per i non vedenti, nella mostra di Josef e Anni Albers al Santa Maria della Scala, a cura di Gregorio Battistoni e Samuele Boncompagni, parte del progetto Vibe «Voyage Inside a Blind Experience», i visitatori sono tutti sullo stesso piano, poiché il percorso è concepito in modo da scardinare i preconcetti di coloro che la vista la danno per scontata.

Il lavoro degli Albers, lui pittore e designer, lei pittrice e tessitrice, fu legato al grande impegno del Bauhaus, che li portò a interessarsi, anche come insegnanti, alla potenzialità dei materiali. Oggi, grazie alla Fondazione Albers, il visitatore ha la possibilità di toccare alcune opere originali dei due artisti (ad esempio «Rail»,«Montanius III», «Intaglio Duo E», «Omaggio al Quadrato» e «Studio di colore per Omaggio al Quadrato»), che, per la forma a rilievo, la qualità dei materiali o la stesura a spatola del colore consentono un tipo più esteso di percezione.

Frutto della collaborazione internazionale tra il Santa Maria della Scala di Siena (dov’è in corso sino al 4 luglio), la Glucksman Gallery di Cork, Museo di arte contemporanea di Zagabria, Istituto dei Ciechi di Milano e Atlante Servizi Culturali, che ne ha curato la realizzazione (cofinanziato dal programma Europa Creativa 2014-20 dell’Unione Europea), la mostra avrà altre due sedi museali: la Glucksman Gallery a Cork in Irlanda e il Museo di Arte Contemporanea di Zagabria in Croazia (nella foto, «Untitled (Anni and Josef looking at photographs)» di John T. Hill).

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Laura Lombardi, 02 maggio 2018 | © Riproduzione riservata

A Siena astrattismo «digitale» | Laura Lombardi

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