Massimo Melotti
Leggi i suoi articoliFin dal titolo e dalla copertina il libro di Francesco Poli edito da Electa dichiara apertamente di rivolgersi a coloro che vogliono avvicinarsi all’arte contemporanea senza sottostare a fumosi discorsi critici e frustranti elucubrazioni curatoriali, o, all’opposto, sorbirsi pregiudizi e banalità della serie «Lo potevo fare anch’io». Molto efficacemente il volume si basa sull’essenziale. Poli privilegia un’impostazione storicistica prendendo in considerazione un artista emblematico di un periodo o di una tendenza. Si viene così a creare un percorso nella recente storia dell’arte scandito dai singoli protagonisti, 62 in tutto, dal dopoguerra a oggi. Dagli antesignani Malevic, Brancusi e Duchamp a Giacometti, Bacon e Pollock, passando attraverso i protagonisti della ricerca sperimentale Manzoni con la sua «merda d’artista», César con le lamiere compresse, i sacchi di Burri, i tagli di Fontana, le macchine cinetiche di Tinguely, la sperimentazione utopica di Klein, per giungere ai protagonisti della Pop Art, dell’Arte povera, del concettuale e del minimalismo sino al graffitismo e agli Yba e infine alle più recenti tendenze, con Olafur Eliasson e Cai Guo-Quiang.
Non ci capisco niente. Arte contemporanea, istruzioni per l’uso, di Francesco Poli, 192 pp. ill., Electa, Milano 2014, € 22,90
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