Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliRoma. La quinta edizione del Menabrea Art Prize, che permette di utilizzare una etichetta originale per la nota marca di birra, ha premiato quest'anno l'artista vicentino Andrea De Stefani (Arzignano, 1982) che ottiene un contributo in denaro per la produzione di un'opera inedita nonché la possibilità
di pubblicare un libro d'artista in collaborazione con la casa editrice Cura.Books.
L'inedita etichetta mette al centro della parte grafica la nottola, o civetta, di Minerva, ossia l'uccello che nei miti dell'antica Grecia accompagna Athena glaucopide, figura dallo sguardo scintillante, e simboleggia la saggezza e la filosofia.
La giuria del premio Menabrea è presieduta dal curatore romano Marcello Smarrelli ed è composta da Elisabetta Benassi, artista, Roma; Corrado Gugliotta, gallerista, Modica; Alberto Toffoletto, collezionista, Milano; Paola Maina, ufficio stampa Birra Menabrea, Torino; Danilo Ruggiero, presidente Untitled Association, Roma.
L'etichetta vincitrice è stata selezionata fra le proposte di Maria Giovanna Drago (Milano, 1984), Michele Gabriele (Fondi, 1983), Marco Palmieri (Tulsa, Oklahoma, 1984) e Serena Vestrucci (Milano, 1986).
L'etichetta vincitrice del quinto Menabrea Art Prize ė stata disegnata da Andrea De Stefani
Altri articoli dell'autore
Nella Chiesa di San Lorenzo sono esposte stampe perlopiù della collezione di Casa Gennari sul tema della stregoneria
A Palazzo Fava si ripercorrono i due soggiorni dell’artista in città: «Per lungo tempo considerato un episodio marginale, il caso bolognese si rivela un momento significativo nel processo di formazione e maturazione del suo linguaggio»
Nella città della Ghirlandina, promossa anche da un flusso turistico in aumento, fervono i cantieri per trasformare edifici storici in sedi culturali: in testa la sconfinata Fondazione Ago, ex ospedale del ’700 i cui lavori dovrebbero concludersi nel 2029. Quel che sembra mancare, però, è una «classe dirigente culturale», in grado di fornire coerenza e consistenza scientifica alle proposte, in rapporto anche all’importante tradizione modenese
Dopo aver guidato l’istituzione per oltre vent'anni e aver coordinato il sito Unesco «Cattedrale, Ghirlandina e Piazza Grande» verrà sostituita da un dirigente regionale



