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Maria Letizia Paiato
Leggi i suoi articoliIl 2021 per la galleria Vistamare di Pescara è un traguardo importante. Nata nel 2001 da un’idea di Benedetta Spalletti compie vent’anni e li festeggia con la mostra «Suoni da un’altra stanza», che già con il titolo narra una storia di lirismo e bellezza. S’inaugura il 27 giugno ed è curata da Alessandro Rabottini, sin dall’inizio a fianco di Benedetta Spalletti, che oggi come al principio vede negli artisti e nella qualità delle loro opere il vero e unico cuore della galleria.
«Sono gli artisti, sottolinea la gallerista, ad avere delineato in questi anni orientamenti e visioni definendo ciò che è oggi questo spazio. Una galleria lontana dai grandi centri urbani, ma proprio per questo attraversata da un’energia unica, dove complice è l’atmosfera della città e un diverso tempo della quotidianità. Qui, da sempre, gli artisti si sono riappropriati del tempo dell’arte, restituendone altrettanto con le loro opere e con la grande generosità che mi hanno dimostrato in questi vent'anni. Questa è l’autentica unicità di Vistamare».
I dialoghi a due a due tra Mario Airò e Armin Linke, Rosa Barba e Joseph Kosuth, Anna Franceschini e Jan Vercruysse, Linda Fregni Nagler e Polys Peslikas, Bethan Huws ed Ettore Spalletti e Mimmo Jodice e Haim Steinbach, sala dopo sala, rappresentano i valori di scambio e incontro fra artisti, gallerista, curatore, critici, collezionisti e pubblico e tutte relazioni maturate all’interno dello spazio.
«Suoni da un’altra stanza» porta con sé l’idea, l’intensità e il timbro di una creatività senza muri. Non una mostra che racconta la storia delle mostre che si sono avvicendate nella galleria, ma un progetto inedito che avvalora come muoversi in un contesto apparentemente locale, toccando rive internazionali e viceversa, spezzando i limiti imposti dalla geografia.

Benedetta Spalletti © Helenio Barbetta
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