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Street art senza street

Stefano Luppi

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È scontro tra il presidente di Genus Bononiae, il potentissimo ex rettore dell’Alma Mater Fabio Roversi-Monaco, e il sindaco di Bologna Virginio Merola, con il primo che offre in dono al Comune alcuni murales staccati (o strappati secondo alcuni street artist, come il noto Blu che per protesta ha cancellato dai muri vent’anni di sua produzione bolognese) da edifici pericolanti della città.

Merola ha però vestito i panni del «Signor no» rispedendo l’offerta al mittente (finora intoccabile) chiamando in causa Virgilio e l’Eneide: «Timeo Danaos et dona ferentes» («Temo i Greci anche quando portano i doni»), ha ricordato il sindaco, riferendo all’episodio nel quale Laocoonte tenta di convincere i Troiani a non far entrare in città il cavallo lasciato dai Greci.

Non è difficile comprendere la metafora: il Comune rifiuta la proposta di Genus Bononiae, così i murales staccati, in parte esposti alla mostra «Street Art-Banksy & Co. L’arte allo stato urbano» (fino al 26 giugno a Palazzo Pepoli, parte proprio di Genus Bononiae), restano presso l’associazione Italian Graffiti cui sono stati delegati da Roversi-Monaco dopo «lo stacco da muri privati che saranno abbattuti, rendendo le opere invisibili a tutti», ha spiegato lo stesso presidente.

Mentre da un lato gli organizzatori della rassegna, contestata prima dell’apertura da alcuni street artist e sostenuta da altri, salutano il successo in termini di visitatori, nel periferico quartiere Bolognina sta nascendo un vero e proprio museo all’aperto della Street art: accade in via Stalingrado, presso l’ex Zincaturificio bolognese dove l’associazione Serendippo ha convocato 40 artisti italiani e stranieri che da tempo stanno riempiendo di murales uno spazio diroccato di 16mila metri quadrati.

Sempre in periferia, un muro dell’ex fabbrica XM24 sta invece diventando uno «sfogatoio» artistico con invettive disegnate contro il Comune e Roversi-Monaco stesso.

A Bologna, in conclusione, qualcuno si chiede, senza ottenere risposte convincenti: «Ma la Street art senza street ha senso?».  

Stefano Luppi, 05 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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Street art senza street | Stefano Luppi

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