Nella due giorni che Sotheby’s ha fissato per la sua asta italiana di arte moderna e contemporanea, il 24 e 25 novembre, l’opera forse più importante è una natura morta del 1948 di Giorgio Morandi, olio su tela di 34x45 cm, già facente parte della collezione milanese del visconte Marmont du Haut Camp. Il lotto ha una valutazione compresa tra i 700mila euro e il milione. Sempre di Morandi un «Paesaggio» del 1943, con un ricco curriculum espositivo, è valutato 200-300mila euro.  

L’asta ha anche diverse opere di Alberto Burri, nell’anno del centenario della nascita e della mostra al Guggenheim: da un «Senza titolo» del 1959, un ferro su legno già nella collezione di Enrico Crispolti (stime 500-700mila euro) a una tecnica mista del 1952 stimata 300-400mila, a un «Cellotex» del 1980 a 150-200mila euro. Lucio Fontana, che Sotheby’s ha proiettato nella sua Italian Sale londinese a un’aggiudicazione oltre i 20 milioni di euro (cfr. articolo a p. 52), compare nel catalogo italiano con un «Concetto spaziale» «argento» (olio, buchi e vernice su tela) del 1960, quotato tra 400 e 600mila euro. Del 1965 è invece un «Teatrino», a 250-350mila euro; in catalogo vi sono poi anche ceramiche e terrecotte. Paolo Scheggi ha una «Intersuperficie curva» (ma quadrata, 60x60 cm) del 1964, a 300-400mila euro. Proviene dalla Galleria dell’Ariete di Milano «Rosando», un’opera del 1971 di Enrico Castellani quotata 300-400mila euro, e da Lia Rumma una sua «Superficie blu», stime 180-250mila euro. Una scultura in ottone di Fausto Melotti, «Senza aggettivi», del 1972, ha una valutazione di 200-300mila euro.

L’appuntamento con la casa d’aste Farsetti a Prato per il moderno e contemporaneo è invece fissato al 27 e 28 novembre. Fiore all’occhiello delle tre tornate d’asta della società toscana è una gouache e collage su carta del 1946 di Pablo Picasso, 66x50,3 cm, intitolata «Tête de faune barbu». Le stime sono comprese tra i 280 e i 350mila euro. Di Alberto Savinio il catalogo propone «Colloquio», un olio, tempera e carboncino su tela (92x73 cm; stime 100-150mila euro) realizzato nel 1932, che allude al rapporto dell’artista con il fratello Giorgio de Chirico. Di quest’ultimo Farsetti propone «Autunno», un olio su tela datato alla prima metà degli anni Quaranta. 

Tra le altre opere menzioniamo «Linee spaziali», olio su carta intelata del 1917 ca di Giacomo Balla, a 40-60mila euro e «Tronchi di Villa Borghese», pastello su carta del 1906; di Fillia una «Composizione plastica», olio su tela, 64x50 cm, a 30-35mila euro; di Afro una «Figura distesa», gouache su carta intelata di 39,4x65,3 cm, a 30-35mila euro; di Jannis Kounellis una tecnica mista su carta senza titolo del 1963, anch’essa a 30-35mila euro.

Il 29 novembre a Napoli la partenopea Blindarte tiene una vendita di arte moderna e contemporanea e di design. Nel suo catalogo si segnala «Copertine Marzo», lavoro del 1983 in cui Alighiero Boetti riprende con la matita le copertine di 18 riviste tra le quali «Capital», «Panorama», «l’Espresso», «Quattroruote» ed «Eva». Il dipinto parte da una base d’asta di 120-160mila euro, valutazione attribuita anche all’opera di Piero Dorazio «Long distance II» del 1984 (200x300 cm). Mentre «Urvasi e Gilgamesh», di Gino De Dominicis, 1987 (tempere e grafite su tavola, 47x57 cm) parte da una base di 35-45 mila euro. Nel cospicuo nucleo di opere di artisti napoletani si segnala, infine, una maestosa scultura di Augusto Perez. Dal 13 novembre gli spazi della casa d’asta Blindarte sono aperti al pubblico con l’esposizione delle opere destinate alle aste del 28 e 29 del mese.

Il 3 dicembre la milanese Porro & C tiene la sua vendita di moderno e contemporaneo. Tra i lotti proposti, si notano un’olio su tela del 1945 di Atanasio Soldati, «Il busto nero», stimato 45-50mila euro, e un acrilico su tela del 1983 di Turi Simeti («Un ovale blu»), opera quotata tra 30 e 35mila euro.