Image
Image

Riapre la Villa dei Misteri

Carlo Avvisati

Leggi i suoi articoli

Apre alla stampa il 20 marzo, e ai visitatori il giorno successivo, dopo un anno di stop alle visite, la Villa dei Misteri restaurata negli apparati decorativi e musivi

Per l'occasione arriverà il ministro Dario Franceschini. Resterà chiusa, per adesso, ancora una sezione della domus perché interessata da lavori di recupero strutturali e di alcune aree di copertura: in quel settore, qualche anno fa si verificò il crollo di una trave lignea, moderna, del tetto.

I lavori di restauro hanno interessato tutte le pareti decorate. Per il grande salone sono durati tre mesi. Alla fine, la megalografia con la scena detta dei «Misteri», che secondo gli studiosi rappresenterebbe un rituale sacro d’iniziazione ai misteri dionisiaci, è riapparsa in tutta la sua bellezza. Le pitture della villa si stavano sfarinando sotto l’azione continua di muffe e batteri che distruggevano tanto la pellicola pittorica quanto l’intonaco su cui i colori erano stati stesi. Un degrado generale che interessava anche i decori in stucco e i pavimenti mosaicati. L’umidità di risalita, causata dall’acqua piovana che ruscellava nelle scarpate situate attorno alla villa, provocava difatti danni talmente estesi agli intonaci affrescati e ai mosaici da metterne a rischio la conservazione futura.

La domus, inoltre, in più di un secolo di vita non era mai stata interessata da provvedimenti di recupero tanto vasti e complessi. Un esempio su tutti è dato dall’esistenza, sino a prima dell’intervento attuale, di una sostanziosa patina di benzina e cera vergine a copertura delle pitture. Cera che ha sì protetto, ma che ha inglobato anche sporco e smog. Il recupero, pertanto, ha considerato la raschiatura di un duplice strato di sostanza cerosa con un’azione poco invasiva, finalizzata a salvaguardare i colori sottostanti. I lavori, eseguiti dai restauratori di Giancarlo Napoli e coordinati da Stefano Vanacore, responsabile del Laboratorio di restauro della Soprintendenza di Pompei, sono stati supervisionati da Grete Stefani, archeologa direttrice degli scavi Pompei.

La Villa dei Misteri venne individuata nell’aprile 1909, durante scavi sostenuti da una cordata di privati, il cui maggior azionista era lo svizzero Aurelio Item, albergatore pompeiano e appassionato di antichità. Il 5 maggio dello stesso anno apparvero le prime pitture. «La Villa in corso di esplorazione, relazionò Matteo della Corte, l’archeologo incaricato di seguire i lavori, comincia ad assumere un’importanza straordinaria … su fondo cinabro, si svolge, in più di venti figure … una rappresentanza bacchica complessa e grandiosa, in cui il nudo, il panneggio, l’espressione dei visi, i tratti individuali di ciascun personaggio rappresentano quanto di meglio si sia sinora visto in pitture murali pompeiane».

Carlo Avvisati, 16 marzo 2015 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Nel Palazzo Reale, al primo piano, si inaugura oggi la biblioteca della Soprintendenza Archeologia e Paesaggio per l’Area Metropolitana in quella che negli anni Sessanta fu la dimora del soprintendente partenopeo

Riaperta dopo vent’anni e dopo accurati interventi di restauro una delle domus più interessanti del Parco Archeologico di Pompei

Ritrovato vicino al Parco di Pompei, servirà un anno per restaurarlo

Nel portico orientale della Palestra Grande illustrato il concetto di venustas

Riapre la Villa dei Misteri | Carlo Avvisati

Riapre la Villa dei Misteri | Carlo Avvisati