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Maria Sancho-Arroyo
Leggi i suoi articoliCome estensione dell’esperienza museale e delle mostre, i bookshop occupano una posizione unica in grado di rafforzare la missione dei musei. Tra le linee guida negli Stati Uniti sempre più spesso figura la sostenibilità. I temi della responsabilità ambientale e della giustizia climatica vedranno una crescente attenzione nel 2021 in quanto sono una delle priorità dell’amministrazione Biden che ha scelto il rientro nell’Accordo di Parigi del 2015.
Questo potrà portare i consumatori a verificare la sostenibilità dei prodotti offerti. Il negozio del museo può essere un veicolo efficace per dimostrare l’impegno dell’istituzione verso la protezione del pianeta e per ispirare i visitatori a fare lo stesso: negli Stati Uniti molti musei stanno lavorando in questo senso.
Tuttavia, lo scopo primario del negozio è quello di generare reddito e ovviamente i prodotti sostenibili sono più costosi, il che porta a una riduzione delle entrate che può essere particolarmente difficile da contemplare per molti musei nelle attuali circostanze di difficoltà. Il punto è capire fino a che punto i consumatori sono disposti a pagare di più per prodotti sostenibili.
Un recente studio sui consumatori statunitensi ha provato che i Millennials (nati tra la metà degli anni ’80 e la metà degli anni ’90) e la Gen Z (dalla metà degli anni ’90 a oggi) sono significativamente più propensi dei Baby Boomers (1946-64) a dare importanza all’impatto ambientale dei loro acquisti e a cambiare le loro abitudini di acquisto in relazione a questi temi.
L’impegno di queste generazioni, che considerano lo sforzo di un marchio verso la sostenibilità un prerequisito per fare un acquisto e sono disposte a pagare di più per questo, può essere incoraggiante, ma il problema per i musei è che questi gruppi demografici non rappresentano il grosso dei visitatori.
Molti musei hanno già iniziato a prendere provvedimenti per affrontare le questioni della sostenibilità eliminando la plastica monouso come le bottiglie d’acqua e i sacchetti di plastica, sostituendoli con alternative sostenibili. Nel prossimo futuro dovranno infatti fare i conti con il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale: è cruciale giocare d’anticipo e offrire una leadership in questo settore a partire dall’oggettistica in vendita nel proprio negozio.

Animali di plastica in vendita al Museum of the Bible (Washington)
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