Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Pistoia: un Museo Civico da reinventare

Il trecentesco Palazzo degli Anziani, sede del Museo Civico, è al centro di Pistoia, in una delle piazze più belle d’Italia. Tra palazzi e chiese spiccano il Duomo (romanico con rifacimenti posteriori), con opere di Luca della Robbia e Coppo di Marcovaldo, e il Battistero del Trecento. Inaugurato nel 1922, il museo espone dipinti e sculture che un tempo appartenevano alle congregazioni soppresse tra Sette e Ottocento e provenienti da successive donazioni. È un compendio dell’arte pistoiese dal XIII al XVII secolo con un’ulteriore sezione dedicata all’Ottocento (collezione Niccolò Puccini). Tra i capolavori, un tavola duecentesca con le «Storie di san Francesco» di Coppo di Marcovaldo, opere di Bernardino Detti, Gerino Gerini, Ridolfo del Ghirlandaio e Lorenzo di Credi. 


Visitatori: 6mila nel 2016. Lo stesso numero entro agosto di quest’anno, afflusso favorito dallo speciale ruolo di Pistoia, Capitale Italiana della Cultura 2017
Visita: 8 agosto 2017




Voto medio 5,5



La sede: 8 Nello splendido Palazzo degli Anziani, medievale, sopravvivono rari affreschi. Il museo è su tre piani, nella sede del Comune, caratterizzato da grandi saloni e soffitti a capriate. Molte opere in mostra sono accostate alle alte pareti su strutture metalliche a rete, sistemate con l’ultimo discutibile allestimento del 1982 ormai desueto. Gli ampi spazi sono penalizzati da pannelli divisori che alterano la prospettiva e la solennità degli ambienti. Manca il condizionamento estivo e il caldo è soffocante. Non tutte le sale hanno umidificatori. Pulizia buona, manutenzione mediocre. Carenti i posti di riposo lungo il percorso. Sarebbe necessaria una revisione complessiva del museo.
L’accesso: 5 La biglietteria è al primo piano, in cima a una lunga scala. L’ingresso è di 3,50 euro ma gratuito per tutto il 2017, anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura. Aperto da martedì a venerdì 10-14, sabato e domenica 10-18. Non c’è guardaroba. Niente audioguide, utili i dépliant bilingue del museo. Per gli altri monumenti e chiese della città rivolgersi all’Ufficio del Turismo accanto al Palazzo. Accessibile ai disabili motori solo accompagnati da un custode. Siti internet incompleti o non aggiornati; info: 0573.371296.
La visibilità: 6 Tutto aperto e percorribile nei tre piani. Nessun problema fino al primo, raggiungibile anche in ascensore segnalato a piano terra. Verso i due piani superiori, per evitare le faticose scale, sì all’ascensore ma solo accompagnati da un custode. Troppo sommari i pannelli didattici bilingui. In ogni sala dépliant informativi, solo in italiano, sulle opere principali. Sussidi multimediali assenti.
L’illuminazione: 4 Nota dolente in tutto il museo. Faretti mal diretti appesi a fili volanti nelle prime sale del primo piano. Invisibili la Madonna di Domenico di Marco Rossermini (1500) e le «Nozze di Cana» di Matteo Rosselli e Gregorio Pagani (1600). In altre sale pessimi neon. Penalizzata l’illuminazione nei grandi spazi al terzo piano che avviliscono le opere della Collezione Puccini. Luce esterna schermata.
Custodi e sicurezza: 4 Soltanto due custodi in servizio nell’intero Palazzo per sorvegliare 317 opere. Assente ogni sistema di videosorveglianza. Nessun controllo di sicurezza all’ingresso.
La toilette: 7 Una, mal segnalata e soltanto al primo piano (per visitatori e dipendenti del Comune). Buona la pulizia anche in quella dei disabili. No fasciatoio.
Il bookshop: 5 C’è una vetrina con una trentina di libri, soprattutto pubblicazioni su vecchie mostre, gestiti dalla biglietteria. Il catalogo del museo è esaurito. Per 6 euro, una guida breve soltanto in italiano. Gadget e cartoline assenti.
L’ascensore: 7 A disposizione di tutti ma soltanto a richiesta e accompagnati. Mancano indicazioni per gli stranieri.
La caffetteria: 4 Assente ogni forma di ristoro. Non indicato, dietro alla porta di un piccolo locale, un apparecchio distribuisce acqua fresca. A pochi metri dal museo, ampia scelta di bar e ristoranti.

Tina Lepri, 01 settembre 2017 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria

La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria

La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria

La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria

Pistoia: un Museo Civico da reinventare | Tina Lepri

Pistoia: un Museo Civico da reinventare | Tina Lepri