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Giusi Diana
Leggi i suoi articoliL’interesse per il «primitivo» declinato nelle diverse forme è al centro della mostra «Pino Pascali, l’africano», presentata fino al 28 giugno presso la Sala San Giorgio del Museo Civico e realizzata in collaborazione con la Fondazione-Museo intitolata all’artista a Polignano a Mare. Di Pascali (1935-68) sono esposti, tra le altre opere, gli spot pubblicitari realizzati per lo Studio Lodolo-Saraceni in cui sono rappresentati animali della savana e la serie dei «Totem» prodotti con diverse tecniche e materiali alla metà degli anni Sessanta (nella foto, un esemplare del 1965). Un apparato documentario costituito da fotografie provenienti dall’archivio dell’artista attesta altri esempi legati al tema della mostra, come le finte sculture che rappresentano frammenti di dinosauri e cetacei, le liane, i ponti in pagliette di lana d’acciaio e gli attrezzi agricoli, molti dei quali utilizzati come elementi delle azioni performative. Nella sezione didattica è visibile inoltre il film-tv prodotto da Rai Tre dal titolo «Pino Pascali o le trasformazioni del serpente» con la regia di Marco Giusti. In contemporanea nelle ex scuderie l’Africa e i suoi miti sono al centro della doppia personale «Sirens» di Virginia Ryan e Frédéric Bruly Bouabré. Entrambe le mostre sono curate da Laura Barreca e Santa Nastro.
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