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Veronica Rodenigo
Leggi i suoi articoliPadova. L’azienda marchigiana iGuzzini rinnova il proprio impegno nei confronti del patrimonio nazionale con l’adeguamento tecnologico dell’impianto d’illuminazione della Cappella degli Scrovegni, in virtù di un accordo siglato con il Comune di Padova in collaborazione con l’Iscr-Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e la supervisione della Commissione Scientifica Interdisciplinare per la Conservazione e Gestione della Cappella degli Scrovegni.
Dopo «l’adozione» della Galleria Borghese (nel 1998) e del Cenacolo Vinciano (nel 2015 iGuzzini ha studiato e donato al capolavoro leonardesco un nuovo sistema di apparecchiature a Led) anche a Padova l’azienda si è fatta carico di un nuovo progetto illuminotecnico e nuovi corpi illuminanti, mettendo a disposizione le competenze del proprio centro studi e ricerca per individuare, in futuro, soluzioni migliorative che coniughino evoluzione tecnologica, conservazione e fruizione degli affreschi.
Nella mattinata di lunedì 11 settembre alla presenza del ministro per i Beni e le Attività culturali Dario Franceschini, si è svolta l’inaugurazione ufficiale dell’intervento che, più propriamente, è stato presentato come operazione di «restauro percettivo». Il sistema d’illuminazione IoT (Internet of Things) integra difatti apparecchi a Led, sensori ambientali e applicazioni software. I sensori appositamente progettati per la Cappella misurano le variazioni della luce naturale al suo interno; i dati raccolti consentono di conseguenza un sistema dinamico di luce intelligente artificiale che si autoregola in temperatura, colore e intensità fino al raggiungimento dei valori necessari a consentire la migliore percezione possibile dell’apparato decorativo in tutti i momenti della giornata.
Un esempio concreto: la distribuzione asimmetrica delle sei finestre, concentrate sulla facciata sud, produce una diffusione non uniforme della luce solare con un costante cambiamento degli equilibri visivi nell’ambiente e un effetto di controluce sugli osservatori. Attraverso il nuovo impianto, le variazioni di luce saranno rilevate e trasmesse al sistema di controllo, che agendo sugli apparecchi, migliorano sensibilmente la fruizione degli affreschi.
Inoltre il nuovo impianto garantisce una migliore resa cromatica (in particolare per la lettura delle tonalità calde come giallo-arancio-rosso, esaltando aureole e dorature) e un risparmio energetico pari al 60% rispetto all’impianto precedente che risaliva al 2002.
«L’intervento di restauro percettivo sugli affreschi della Cappella degli Scrovegni è una sfida che abbiamo accolto con grande entusiasmo, ha commentatoAdolfo Guzzini, Presidente di iGuzzini Illuminazione, un esempio eccezionale a testimonianza della nostra attività a supporto del patrimonio culturale, in Italia e nel mondo. Grazie alle tecnologie più avanzate nel campo dell’illuminazione, sarà possibile apprezzare i capolavori di Giotto meglio di come lo stesso Maestro e i suoi contemporanei potevano fare nel 1300. È la più grande soddisfazione per chi si dedica da sempre alla ricerca e allo sviluppo tecnologico della luce in tutti i suoi aspetti»
Gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni sono ora visibili in una luce tutta nuova
Il ministro Dario Franceschini fotografa gli affreschi di Giotto
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