Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Uno scorcio della Sagrestia Nuova di San Lorenzo

Image

Uno scorcio della Sagrestia Nuova di San Lorenzo

Luce per Michelangelo nelle Cappelle Medicee

La nuova illuminazione della Sagrestia Nuova di San Lorenzo

Laura Lombardi

Leggi i suoi articoli

La nuova illuminazione della Sagrestia Nuova di San Lorenzo nel Museo delle Cappelle Medicee, che Michelangelo realizzò nel 1519 per accogliere le tombe dei duchi Medici, Giuliano e Lorenzo, promossa dai Musei del Bargello in partnership con Lottomatica, segna un importante passo nella fruizione del capolavoro del Buonarroti.

Come emerso dagli studi, l’illuminazione pensata da Michelangelo per quel luogo, del quale fu anche architetto, era funzionale alla comprensione del percorso simbolico e narrativo, facendo uso di due diverse tipologie di luce naturale: una diffusa e una che scaturisce dalla rifrazione dei raggi solari sul marmo bianco delle pareti.

Il progetto attuale, elaborato dallo storico dell’arte e restauratore Antonio Forcellino, dal maestro delle luci Mario Nanni, con la collaborazione di Monica Bietti, storico dell’arte responsabile del Museo delle Cappelle Medicee, e dell’architetto Maria Cristina Valenti responsabile tecnico dei Musei del Bargello, si avvicina quindi a quello originale, pur senza tentare un totale ripristino delle condizioni luminose precedenti alla costruzione del Cappellone dei Principi, che fu edificato tra il XVII e il XVIII secolo, alterando in parte gli effetti pensati da Michelangelo.

Uno scorcio della Sagrestia Nuova di San Lorenzo

Laura Lombardi, 29 marzo 2019 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

A Barberino Tavarnelle la seconda edizione del progetto biennale «Arte nel Paesaggio 2025» 

Chi era Fabio, morto a poco più di un anno di distanza dal padre Giuliano che aveva fondato la Fattoria di Celle

Direttrice per circa quarant’anni della Galleria dell’Oca a Roma, fu una figura carismatica della vita culturale della Capitale

Circa 150 opere provenienti perlopiù dai depositi illustrano la reale identità del museo italiano più visitato: una vocazione universale che spazia su tutta l’arte europea

Luce per Michelangelo nelle Cappelle Medicee | Laura Lombardi

Luce per Michelangelo nelle Cappelle Medicee | Laura Lombardi