Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliSi svolge dal 10 al 18 febbraio a ModenaFiere il XXXVII appuntamento con Modenantiquaria, il salone dell’antiquariato che vede riunita la quasi totalità dei maggiori antiquari italiani (nella foto, «Berenice taglia la sua chioma» di Michele Desubleo, visibile nello stand di Maurizio Nobile Fine Art).
La manifestazione, realizzata da Fiere Modena in collaborazione con Associazione Antiquari d’Italia e Fima, propone negli oltre 100 stand, «visitati» prima dell’apertura da una commissione vetting, ogni tipologia di oggetto a partire da opere databili dal Medioevo al ’900, secolo del quale non manca un’esposizione di oggetti vintage.
Contestualmente alle giornate di apertura c’è anche Petra, il salone dedicato all’outdoor giunto all’edizione numero 30. Il progetto quest’anno è firmato dal comitato «Amici del Paesaggio», nato con l’obiettivo di coordinare le attività culturali della manifestazione, gli incontri con esperti, paesaggisti, giardinieri e designer internazionali che si confronteranno sul paesaggio classico e contemporaneo e sul rapporto tra natura e architettura.
Del comitato fanno parte, tra gli altri, Mauro Felicori, assessore a cultura e paesaggio della Regione Emilia-Romagna, l’amministratore delegato delle Fiere Marco Momoli, Gianluca Cristoni, presidente di Biohabitat, Marco Filippucci, presidente della Federazione Architetti Emilia Romagna, Judith Wade, presidente Grandi Giardini Italiani e gli esperti Ruggero Moncada di Paternò e Roberto Pasini.
Al centro del percorso installazioni di Giulio Cappellini e una serie di «isole moodboard» di Marta Meda e Luca Fois.
Modenantiquaria, diretta da Francesca Moratti con la supervisione dell’amministratore delegato di ModenaFiere Marco Momoli e la collaborazione degli antiquari modenesi presieduti da Pietro Cantore, presenta anche la terza edizione di Sculptura. Capolavori Italiani dal XIII al XX secolo.
Leggi anche:
Modenantiquaria, 37 edizioni di eccellenza
Altri articoli dell'autore
Edificata su progetto di Baldassarre Peruzzi nel 1521, la «seconda fabbrica» della chiesa fu vittima del terremoto del 2012 riportando danneggiamenti diffusi alle strutture murarie, alle torri campanarie, alle absidi e alle volte. Ora l’edificio riapre restaurato
Da Enea ad Annibale, Valerio Massimo Manfredi e Luigi Malnati ripercorrono quel che accadde nell’attuale territorio italiano precedentemente alla sua prima «unificazione» sotto Roma
Nella Pinacoteca Nazionale del capoluogo emiliano è illustrato il legame tra i maestri bolognesi, Guido Reni, Artemisia Gentileschi, Ludovico Carracci e i letterati dell’epoca da Marino a Malvasia
Fino al 2025 l’edificio ferrarese quattrocentesco e le sue decorazioni saranno sottoposti a interventi, oltre a un rinnovo di impianti e spazi di servizio del museo che vi ha sede