Image

Uno dei 36 disegni di nudi maschili in mostra al Laocoonte

Image

Uno dei 36 disegni di nudi maschili in mostra al Laocoonte

Il rigore e la potenza di Publio Morbiducci al Laocoonte

36 disegni di nudi maschili, in alcuni casi studi per opere plastiche e monumenti pubblici

Francesca Romana Morelli

Leggi i suoi articoli

Secondo Mario Quesada, studioso autorevole della scultura del Ventennio, il giovane Publio Morbiducci fu orientato verso la scultura e le arti applicate da Duilio Cambellotti, che lo aveva osservato durante gli studi al Museo Artistico Industriale di Roma. Dal 12 dicembre al 12 marzo la Galleria del Laocoonte, che ha sempre trattato l’opera di Cambellotti, propone una mostra del più giovane scultore incentrata su 36 disegni di nudi maschili, in alcuni casi studi per le opere plastiche e i monumenti pubblici che realizzò.

Questo nucleo grafico sarà avvicinato a qualche esemplare di scultura ritrovato da Monica Cardarelli, curatrice della mostra e del catalogo (De Luca): «Tra gli scopi dei miei studi e del mio lavoro c’è sempre stato quello di valorizzare artisti lasciati ai margini dalle vicende storiche e dagli studi successivi. Morbiducci che affiancò Angelo Zanelli nell’esecuzione dei modelli del fregio per l’Altare della Patria, si sviluppa nel solco di questo maestro e di Cambellotti, unendo alla loro lezione personali riflessioni su fonti michelangiolesche, la scultura greca e in particolare Fidia. Il suo stile ha un carattere rigoroso e potente».

Nato da una povera famiglia meridionale, Morbiducci (1889-1963) affronta importanti prove pubbliche negli anni Venti, poi realizza il Monumento al bersagliere in piazza di Porta Pia a Roma, finché per la Mostra della Rivoluzione Fascista, cui collaborano Terragni, Libera, Sironi, Prampolini, esegue bassorilievi per gli esterni e gli interni dell’esposizione (1932).
 

Uno dei 36 disegni di nudi maschili in mostra al Laocoonte

Francesca Romana Morelli, 11 dicembre 2019 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Una sessantina di opere di 51 artisti (da Parmigianino a Schiele, da Boetti a Kentridge), entrate nella collezione dell’istituto romano grazie a tre milioni finanziati dallo Stato, sono ora visibili a Palazzo Poli

Un’antologica nel Casino dei Principi a Villa Torlonia e al Mlac di una delle artiste più moderne e complesse del Novecento

L’allestimento da Tornabuoni è una continua scoperta all’interno dell’emisfero artistico e umano dell’artista torinese

Dopo cinque anni il direttore saluta il Macro di Roma con una collettiva di oltre trenta artisti che intende «restituire uno sguardo dinamico al visitatore»

Il rigore e la potenza di Publio Morbiducci al Laocoonte | Francesca Romana Morelli

Il rigore e la potenza di Publio Morbiducci al Laocoonte | Francesca Romana Morelli