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Nella Milano del dopo Expo nascono nuove realtà per la creatività e l’aggregazione culturale: nel mese di maggio, nella zona ovest della città, s’inaugura dopo il restauro la cascina settecentesca Torrette di Trenno (via Gabetti 15), prima sede di «Mare culturale urbano», un centro di produzione artistica promosso dal Comune e da operatori privati, che si avvia qui in attesa del completamento dell’edificio in costruzione in via Novara 75, con i suoi 7.700 metri quadrati aperti 365 giorni all’anno, dalle 8 alle 2 di notte.
Qui troveranno posto cinema, sale teatrali e per concerti, spazi per mostre, studi di registrazione e sale prova musica, atelier, postazioni di coworking e spazi per la comunità, caffè e bistrot, oltre a una corte e una grande area di verde pubblico. Il progetto è stato ideato nel 2012 da Andrea Capaldi, Benedetto Sicca e Paolo Aniello che, sul modello di luoghi come il Matadero a Madrid, il Vooruit a Gand e altri centri europei, intendevano realizzare un luogo di sperimentazione artistica, inclusione sociale e rigenerazione urbana in una zona periferica di Milano.
Nel 2014, vinto il bando del Comune per la concessione dell’area dismessa di via Novara («Il Comune dà la concessione dello spazio a titolo gratuito per 30 anni, precisa l’assessore al Demanio Daniela Benelli: il polo culturale non ci costa altro»), si sono avviati il progetto architettonico e quello culturale.
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