Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

I manager del collezionismo del Seicento

Anna Orlando

Leggi i suoi articoli

Con un capillare lavoro di analisi di trattati, fonti letterarie, carteggi, testamenti e inventari e la capacità di una lettura critica che incrocia i dati e li sa analizzare in modo critico, Natalia Gozzano regala uno spaccato insolito del Barocco romano nel suo Lo specchio della corte. Il maestro di casa. Gentiluomini al servizio del collezionismo a Roma nel Seicento. La storica dell’arte romana, formatasi alla Sapienza e a Pisa, ora docente presso l’Accademia Nazionale di Danza, lavora da una quindicina d’anni sui temi del mercato artistico e del collezionismo tra Roma e Fiandre nel XVII secolo. In questo testo è capace di riorganizzare molto materiale trattato anche nel corso di ricerche precedenti, aggiungendo dati nuovi e una visione d’insieme di grande interesse. 

I protagonisti, in una storia che ribalta la prospettiva scontata che mette in luce solo i vertici della piramide sociale e si occupa di questi manager d’un tempo, che, ancor più delle figure simili del maggiordomo e del guardaroba per i quali si spiega il diverso profilo e funzione, sono al di sopra di tutti gli altri ministri e ufficiali, e hanno un ruolo primario all’interno della corte. Il maestro di casa governa, coordina e supervisiona la vita del palazzo e ne gestisce le spese. Talvolta anticipando il proprio denaro al posto del principe e, molto spesso, condizionando le sue scelte negli acquisti. Il che è di grande interesse per la storia del collezionismo che, se non ridimensiona, certamente completa l’immagine di figure più o meno note del collezionismo seicentesco: i principi Lorenzo Onofrio e Filippo II Colonna, i marchesi Paolo del Bufalo e Marcello Rondini, i cardinali Francesco Maria Brancaccio, Flavio Chigi e Camillo Pamphilj, e la marchesa Cristiana Duglioli Angelelli, unica «quota rosa» di questo intrigante panorama. 




Anna Orlando, 21 luglio 2015 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Nel Museo statale di Tallinn sono riunite 45 opere «per raffronti molto puntuali, quasi didattici» che consentono una «messa a fuoco dell’arte del pittore genovese, in bilico tra Manierismo caravaggesco e Barocco naturalistico»

Un confronto fra gli allestimenti a Palazzo Te tra gli affreschi di Giulio Romano e in mezzo ai capolavori della Galleria Borghese

Riceviamo e pubblichiamo una lettera della storica dell’arte Anna Orlando, in merito alle polemiche suscitate dalla mostra su Artemisia in corso al Palazzo Ducale di Genova

Ha il patrocinio del Rubenianum di Anversa il restauro della grande tela del pittore fiammingo per la Chiesa del Gesù a Genova

I manager del collezionismo del Seicento | Anna Orlando

I manager del collezionismo del Seicento | Anna Orlando