Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Il Crocifisso ligneo della Compagnia di Sant’Agostino

Image

Il Crocifisso ligneo della Compagnia di Sant’Agostino

Forse un Donatello maturo

Il Crocifisso ligneo della Compagnia di Sant’Agostino è stato riattribuito

Laura Lombardi

Leggi i suoi articoli

Firenze. Nell’ambito di lavori che interessavano la settecentesca Chiesa di Sant’Angelo a Legnaia nel 2012 venne scoperto il Crocifisso ligneo della Compagnia di Sant’Agostino che lì ebbe sede dal XV secolo. L’opera è stata restaurata a partire dal 2014 da Silvia Bensi sotto la direzione di Anna Bisceglia (l’Università di Firenze ha anche condotto un’indagine radiografica digitale con analisi xilologiche).

Grazie alle ridotte dimensioni (89x82,5 cm) e al peso leggero (tavole in legno di pioppo svuotate nelle parti interne), il Crocifisso veniva portato in processione e per questo nei secoli è stato ridipinto ben cinque volte. L’accurata pulitura ha permesso di ritrovare l’incarnato originale, o perlomeno quello più antico, mentre la struttura lignea è sostanzialmente ben conservata, se si eccettua l’elaborazione plastica della testa (anticamente completata da un rivestimento in gesso modellato, andato perduto).

A restauro concluso la novità sorprendente è l’attribuzione a Donatello, frutto delle ricerche condotte da Gianluca Amato fin dalla tesi di dottorato (nel 2013 presso l’Università Federico II di Napoli) dedicata ai crocifissi lignei toscani tra tardo Duecento e prima metà del Cinquecento. Amato offre confronti stilistici stringenti con il gruppo mediceo di «Giuditta e Oloferne» (Firenze, Palazzo Vecchio) e lo data al 1461-66, anni della maturità dell’artista che forse non lo condusse a termine.
 

Laura Lombardi, 19 aprile 2020 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

La Sala delle Nicchie ospita la prima di una serie di mostre-allestimento con capolavori di mobilio che testimoniano le diverse dinastie che si sono alternate nel palazzo fiorentino

Da Cecchini a Spoerri, Isgrò, Tremlett e molti altri, edizioni e cataloghi di precedenti mostre sono offerti tra i 100 e i 600 euro

Nelle «Giornate per l’arte contemporanea» sono state presentate la mostra all’UMoCA dell’artista argentino e la nuova installazione permanente di Tobias Reheberger

S’inaugura nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne l’omaggio a un’artista radicale e carismatica

Forse un Donatello maturo | Laura Lombardi

Forse un Donatello maturo | Laura Lombardi