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Anna Orlando
Leggi i suoi articoliLa Galleria Nazionale di Palazzo Spinola ha ora lo spazio adatto per esporre le sette grandi tele di Gregorio De Ferrari (1647-1727) acquistate dallo Stato per 700mila euro nel 2012. In un mezzanino a inizio percorso sono aperte da dicembre due sale, con allestimento sobrio e illuminazione perfetta. Pareti nere e proiettori a Led, frutto di scelte condivise dalla direttrice Farida Simonetti con l’architetto Mirella Vivioli, esaltano l’effervescenza anche cromatica delle tre «Metamorfosi» e delle quattro «Fatiche di Ercole». In prestito temporaneo dalla Galleria Giamblanco di Torino anche «Ercole accolto nell’Olimpo», già in collezione Zerbone a Genova, che si ritiene ultimo della serie e che si spera lo Stato riuscirà ad acquistare, per poter definitivamente esporre il ciclo nella sua completezza. Ulteriore novità del museo è il disegno di Sebastiano Galeotti, preparatorio per l’affresco con «Il concilio degli dei» collocato in una vetrina sotto la volta, donato da privati genovesi.

L'allestimento delle tele di De Ferrari in una sala di Palazzo Spinola
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