Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

«Traiettoria di farfalla #08» (2017) di Elisabetta Di Maggio (particolare). Cortesia dell’artista e Studio Trisorio

Image

«Traiettoria di farfalla #08» (2017) di Elisabetta Di Maggio (particolare). Cortesia dell’artista e Studio Trisorio

Elisabetta Di Maggio tra desideri e illusioni

Nelle due sedi di Studio Trisorio l’artista realizza un doppio percorso espositivo in cui la precarietà affascina e la violenza non trova rimedio

Olga Scotto di Vettimo

Leggi i suoi articoli

«In-attesa», titolo della personale di Elisabetta Di Maggio (Milano, 1964) allo Studio Trisorio, dal 14 dicembre 2023 al 30 gennaio 2024, si offre come metafora della condizione umana, riferendosi a un tempo non ancora compiuto, non ancora trascorso, quindi a uno stato di sospensione che prelude ad accadimenti desiderati, immaginati, inaspettati o, diversamente, non voluti. Le opere sono, dunque, testimonianza della soglia, di un prima che inevitabilmente prelude a un dopo, di un luogo in cui l’individuo esiste, in un’ineluttabile attesa. 

Nella sede della galleria alla Riviera di Chiaia, l’opera site specific «Pie in the Sky» (2023), che allude all’illusione del desiderio, è un mosaico realizzato con cocci di vetro, superficie luminosa e brillante installata al di sopra un varco divisorio tra i due ambienti della galleria. Dello stesso anno è «Cosmographiae», serie di mosaici in cera che riprende le immagini degli antichi planisferi, ma con forme frammentarie che fanno pensare a un mondo ancora in costante divenire. «Traiettoria di volo di farfalla #15» (2023), invece, è realizzata con spilli da entomologo, indizio metaforico di inevitabili trasformazioni e cambiamenti a cui la vita induce.

Due grandi ali di libellula intagliate in rame richiamano, invece, le ali dell’angelo annunciante la lieta novella delle antiche rappresentazioni pittoriche («Annunciazione», 2023). Nello spazio della galleria di via Carlo Poerio, infine, è allestita «Rape» (stupro), installazione realizzata con 600 pezzi di sapone di Marsiglia che compongono una sorta di lapide. Ognuna di esse riporta le parole saliva, sangue, sudore, sperma, urina, lacrime, esplicito riferimento ai liquidi corporali prodotti dalla violenza e che nessun detergente, di cui riconosciamo il rassicurante odore di pulito, potrà mai eliminare.

«Traiettoria di farfalla #08» (2017) di Elisabetta Di Maggio (particolare). Cortesia dell’artista e Studio Trisorio

Olga Scotto di Vettimo, 12 dicembre 2023 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

È prevista per il 2026 la fine della ristrutturazione dell’ex Convento dei Padri Passionisti, situato nel parco della residenza reale, i cui spazi saranno destinati alla creatività, alla moda e al design italiani

Nel Vestibolo superiore l’artista armeno presenta l’installazione «Perduranza» e una performance di bambini

Un progetto curato da Laura Valente chiede la compartecipazione della cittadinanza, delle istituzioni e delle scuole a un Manifesto per le Future Generazioni di Napoli

Marche, Umbria ed Emilia-Romagna uniscono le forze per diventare patrimonio Unesco con i teatri condominiali all’italiana del XVIII-XIX secolo

Elisabetta Di Maggio tra desideri e illusioni | Olga Scotto di Vettimo

Elisabetta Di Maggio tra desideri e illusioni | Olga Scotto di Vettimo