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Cerea spietatezza

Barbara Antonetto

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Maria Anna Vittoria di Savoia-Soissons, nipote del principe Eugenio, principessa di cospicuo patrimonio e di infame carattere, avrebbe probabilmente fatto bastonare l’autore di un busto che la ritrae pingue, plebea, ottusa, senza luce d’anima: uno dei ritratti di più spietato verismo che si conoscano. Ma la potente signora non lo poté vedere, essendo l’opera di circa vent’anni posteriore alla sua morte, avvenuta nel 1763. Potrebbe averla commissionata un cugino, il conte Benedetto Maurizio del Chiablese, in segno di gratitudine per esser stato designato erede universale: un cattivo servizio all’immagine della munifica parente ma un ottimo servizio alla storia dell’arte. Il busto, oggi conservato nel Castello di Agliè, è infatti un capolavoro in cera policroma realizzato da Francesco Orso appartenente alla non numerosa e poco conosciuta (nonostante la celebrità universale dei musei delle cere) famiglia dei plasticatori in cera, i ceroplasti.

Primo a studiare a fondo l’arte dei plasticatori in cera fu, un secolo fa, il viennese Julius von Schlosser nel saggio Geschichte der Porträtbildnerei in Wachs, tradotto, annotato e ampliato dall’antiquario e studioso milanese Andrea Daninos (Storia del ritratto in cera. Un saggio, Officina Libraria, Milano 2011). Lo stesso che nel 2012 ha curato a Palazzo Fortuny di Venezia la mostra «Avere una bella cera» dedicata alle figure in cera a Venezia e in Italia. Lo stesso del quale è appena stato pubblicato, sempre da Officina Libraria, il volume Una rivoluzione di cera dedicato proprio a Francesco Orso e ai Cabinets de figures in Francia. La rivoluzione è la Rivoluzione Francese, sfondo storico dell’ultima fase dell’attività di Orso. Piemontese di Biella o della Valsesia, l’artista visse e operò a Parigi dal 1785 al 1799 condividendo con Philippe Curtius il primato della realizzazione di figure in cera. Non molte le opere reperite di Orso: Daninos ne scheda tredici. Assai più numerose le figure perdute studiate sulle fonti documentarie: fra le altre il rivoluzionario Mirabeau, uomo di riconosciuta bruttezza, Napoleone e il grande matematico Luigi Lagrange.

Una rivoluzione in cera. Francesco Orso e i «Cabinets de figures in Francia
di Andrea Daninos
160 pp., 50 ill.
Officina Libraria, Milano 2016
€ 19,90


Barbara Antonetto, 02 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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