Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Michela Moro
Leggi i suoi articoliCaravaggio come regalo di Pasqua non è male, un’unica opera da osservare con attenzione, godendosi i dettagli fino in fondo, grazie al progetto del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e «il Cittadino di Monza e Brianza», volto a mostrare gratuitamente al pubblico della Reggia un capolavoro indiscusso della storia dell’arte. Nel Salone delle Feste della Villa Reale arrivata infatti la «Flagellazione di Cristo» del Caravaggio, commissionata per la cappella della famiglia De Franchis nella Chiesa partenopea di San Domenico Maggiore e conservata nel Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli. La grande tela fa parte del Patrimonio del Fondo Edifici di Culto, nato quando soppresse le corporazioni religiose nella seconda metà dell’Ottocento, i beni mobili e immobili di proprietà ecclesiastica sono stati in gran parte acquisiti dallo Stato Italiano.
Quattro i personaggi: i tre aguzzini, scuri, dall’aria feroce e in movimento e al centro il Cristo, luminoso e chiaro, che pare danzare ed è già immobile, legato a una colonna. Commenta il curatore Andrea Dusio: «Alla pittura del vero e al realismo della fase romana si sostituisce qui un atteggiamento diverso, con recuperi classicisti e manieristi ma anche, dall’altra parte, la radicalizzazione del processo di sperimentazione figurativa. Penso al vuoto occupato dall’ombra che anticipa le opere siciliane; mentre il ricorso a una figura inchinata in primo piano che funge da potentissima cesura ottica e quasi da mediazione tra il piano della visione e quello dell’azione, rimanda a un espediente compositivo lungamente meditato prima di quest’opera».
Se nella Reggia è di scena l’arte del passato, nel Serrone lo sono il futuro del design e della tecnologia.
La Triennale ripassa dal via e torna ai luoghi d’origine, nella Villa Reale dov’era nata nel 1923. Le prime quattro edizioni dell’«Esposizione Internazionale delle Arti Decorative» si svolsero qui nel 1923, 1925, 1927 e 1930, promosse dal Consorzio Milano-Monza-Umanitaria. Tra gli artisti della prima edizione vi furono Gio Ponti, Marcello Nizzoli, Fortunato Depero e Vittorio Zecchin, segnale dell’interesse verso il design e il nuovo nell’architettura.
L’anno precedente, nel 1922, in soli 110 giorni, una squadra di 3.500 operai costruì l’Autodromo di Monza, altro esempio di modernità, seguendo il progetto dell’architetto Alfredo Rosselli e dell’ingegner Piero Purricelli. Istituzioni e luoghi che si ritrovano da aprile (col Salone del Mobile) fino a settembre (col Gran Premio di Monza) nella mostra che festeggia i sessant’anni della rivista Quattroruote sotto il cappello della XXI Triennale.
Allestita nel Serrone della Villa, la mostra «Road to Revolution» fa viaggiare il visitatore con una serie d’installazioni che vanno dal passato al futuro dell’auto; il futuro come lo s’immaginava nella prima metà del secolo scorso e come lo prefiguriamo oggi. Attraverso il design e le invenzioni tecnologiche l’automobile non solo è in grado di adattarsi al mondo ma lo caratterizza sempre di più, nella stessa misura in cui la tecnologia modifica le nostre abitudini e il nostro habitat urbano.
Altri articoli dell'autore
Nella nuova sede (milanese) del museo d’impresa del Gruppo Unipol, si rafforza l’asset culturale della collezione corporate fondata a Bologna e si inaugura la prima mostra meneghina con opere di Beverly Pepper, Quayola, Larry Rivers, Stefano Ronci e fuse*
Elena Pontiggia ripercorre nel Centro Culturale di Milano l’attività dell’artista romagnolo che sperimentò tra il Futurismo, il Novecento Italiano e il Realismo magico
Nei padiglioni della Fiera di Rho oltre duemila espositori provenienti da 37 Paesi allestiranno il proprio stand. In città, l’inaugurazione della Design Week ha come protagonista Robert Wilson
Un caleidoscopio di eventi e discipline mappato da «Interni», rivista che dal 1998 ha sistematizzato e raccolto tutti gli appuntamenti diffusi in città durante la Design Week