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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliRoma. Le biblioteche statali afferenti al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (Mibact) tirano un sospiro di sollievo visti gli organici altamente al di sotto delle necessità. Il Ministero annuncia infatti l’arrivo di 54 nuovi funzionari nelle seguenti biblioteche: Gallerie Estensi di Modena, Complesso monumentale della Pilotta di Parma, Statale Stelio Crise di Trieste, Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, Istituto centrale per il Catalogo unico delle Biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, Istituto centrale per i Beni sonori e audiovisivi, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Biblioteca Vallicelliana, Biblioteca Casanatense, Biblioteca Angelica, Biblioteca Universitaria Alessandrina, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia, Statale di Cremona, Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche, Statale di Macerata, Soprintendenza archeologia, Belle arti e paesaggio del Molise, Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, Biblioteca Nazionale di Torino, Biblioteca Universitaria di Cagliari, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana, Nazionale Centrale di Firenze, Biblioteca Universitaria di Pisa, Biblioteca Marucelliana di Firenze, Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e del Trentino Alto Adige, Biblioteca Marciana di Venezia, Biblioteca Universitaria di Padova.
I particolari li spiega il ministro Dario Franceschini: «Terminate le procedure concorsuali, approvata la graduatoria finale di merito, registrato dalla Corte dei Conti il decreto con l’autorizzazione a procedere alle assunzioni: 25 nuovi funzionari bibliotecari messi a bando con il concorso per 500 professionisti per la cultura e ulteriori 29 idonei, per un totale di 54 persone, entreranno a far parte dell’organico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, portando energie nuove all’amministrazione delle biblioteche statali. Una risposta concreta alle necessità di questi preziosi istituti che alimentano il sapere e la conoscenza di cittadini e studiosi».
Ma non tutto va nel verso giunto sul fronte occupazionale, per quanto riguarda la Biblioteca Nazionale di Roma (ma la situazione è presente in varie biblioteche e musei). Lo spiegano via Facebook i cosiddetti «scontrinisti», ossia lavoratori «volontari» che guadagnavano poche centinaia di euro al mese. Occorre utilizzare il passato perché il Mibact, proprio a seguito della «denuncia» via Fb, ha sospeso la collaborazione con queste persone che operavano tramite l'associazione «Avaca». «La nostra storia, scrivevano i lavoratori su Fb, inizia diciassette anni fa, quando alla Biblioteca Nazionale di Roma la cooperativa Biblionova occupava alcuni lavoratori, pagati con regolare busta paga, per garantire all'interno dell'istituto il funzionamento del Servizio prestiti». E ancora: «Di fronte alla sacrosanta richiesta di lavoratori camuffati da volontari di poter accedere a concorsi che non vengono banditi e di vedere riconosciuto il nostro lavoro con un contratto vero la risposta è stata mandarci a casa».
La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
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