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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliL’arte del ritratto nella Firenze del Cinquecento, età d’oro della famiglia Medici, è al centro della mostra «Firenze. Ritratti alla corte dei Medici» che il Musée Jacquemart-André presenta dall’11 settembre al 25 gennaio. Il percorso si articola in cinque sezioni tematiche e una quarantina di opere. Si incrociano i grandi nomi dell’epoca: Rosso Fiorentino, Alessandro Allori, Bronzino, Francesco Salviati, Andrea del Sarto e Pontormo.
Il museo di San Marco di Firenze ha prestato il famoso «Ritratto di Savonarola» (1498-99) di Fra’ Bartolomeo, mentre dalla Galleria degli Uffizi giunge «La donna velata» (detto anche «La monaca») del Ghirlandaio, del 1510-15, dipinti con cui si apre la mostra. La moda di raffigurare i signori nei panni di grandi condottieri in armi affermatasi in quegli anni è testimoniata dal «Ritratto di Alessandro de’ Medici davanti alla città di Firenze» (1534 ca) di Giorgio Vasari, un altro prestito dagli Uffizi.
Un’intera sezione è dedicata ai sofisticati ritratti di corte, caratterizzati dalle ricche vesti indossate dalle dame e talvolta dall’uso di materiali preziosi. Ne è un esempio il bel ritratto di Eleonora di Toledo, realizzato dal Bronzino nel 1522, prestato dalla Národní Galerie di Praga. Qui la figlia del ricchissimo viceré di Napoli indossa un abito con ricami di fili d’oro e perle che richiamano la reticella in cui sono raccolti i capelli. Così bello che il museo parigino lo ha scelto come manifesto della mostra.
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