Image
Image

Accolti a Dresda i curatori in fuga da Polonia, Ungheria e Turchia

Accolti a Dresda i curatori in fuga da Polonia, Ungheria e Turchia 

Clemens Bomsdorf

Leggi i suoi articoli

I curatori internazionali e i professionisti in ambito museale costretti a lasciare i loro incarichi per pressioni politiche potrebbero a breve trovare una nuova casa in Germania.


Il direttore delle Collezioni statali d’arte di Dresda (Skd) Marion Ackermann, fresca di nomina, ha infatti dichiarato la sua intenzione di sostenere i colleghi minacciati da Governi sempre più autoritari in Paesi come Polonia, Ungheria e Turchia, e che le Skd (con i loro 14 musei) cercheranno attivamente casi di questo tipo attraverso il loro Dipartimento di relazioni internazionali. In quella che potrebbe essere la prima di una serie di nomine, in aprile il curatore brasiliano Marcelo Rezende ha assunto la direzione dell’Archivio dell’Avanguardia a Dresda. Rezende aveva dichiarato di essere stato «invitato a lasciare» il suo ruolo di direttore del Museo di Arte Moderna di Bahia (Mam-Ba) a Salvador, in Brasile, nel 2015. Secondo Ackermann, il Governo locale non approvava il suo approccio, che prevedeva l’organizzazione di dibattiti pubblici nel museo.
 

Clemens Bomsdorf, 07 maggio 2017 | © Riproduzione riservata

Accolti a Dresda i curatori in fuga da Polonia, Ungheria e Turchia | Clemens Bomsdorf

Accolti a Dresda i curatori in fuga da Polonia, Ungheria e Turchia | Clemens Bomsdorf