Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Redazione GDA
Leggi i suoi articoliIl mondo dell’arte contemporanea è in fermento. Oppure, considerato da un altro punto di vista, è in calma piatta e non sta sfruttando al meglio il momento favorevole al cambiamento. Alcuni dei maggiori musei italiani, infatti, sono in cerca di direttore. Ma le modalità di selezione, pur diverse a seconda dei musei, in alcuni casi sono oggetto di accese critiche. Se da una parte a Torino si sta sperimentando la formula inedita (a lungo annunciata nella forma della «superfondazione») del direttore unico per Gam e Castello di Rivoli (dove sono scaduti o in proroga Danilo Eccher e Beatrice Merz), a Rovereto l’addio improvviso di Cristiana Collu (cfr. lo scorso numero, p. 4) ha portato il Mart a formulare una richiesta, oltremodo sintetica, di «disponibilità per il ruolo». Non un bando di evidenza pubblica, ma il vaglio della società specializzata in head hunting Gea, leader nel settore. A Rovereto la «preselezione» si è conclusa il 31 dicembre, a Torino la scadenza è il 14 gennaio (e molte sono le polemiche per una procedura che, «garantita» da Praxi spa, è stata pubblicata solo in inglese, non impone il possesso della laurea e non specifica né il budget né lo stipendio). Ancora più rapidi sono stati a Roma, dove il tre giorni dopo la scadenza del bando, il 19 dicembre è stata nominata (ampiamente annunciata e prevista) Federica Pirani a direttore della nuova Unità Operativa comprendente Macro, Palazzo Braschi e Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea (dove Pirani, classe 1959, era coordinatrice delle attività). Nonostante il Macro fosse senza direttore da giugno 2013, in seguito all’allontanamento di Bartolomeo Pietromarchi, e nonostante la lunga attesa, parallela alla più volte ventilata trasformazione in fondazione, la nomina è stata rapidissima: lo scorso primo dicembre il Comune ha pubblicato sul proprio sito web un bando finalizzato alla selezione di un unico dirigente, scaduto il 16 dicembre. Sono state 30 le application, ridotte a 9, tutte donne (tra cui la stessa Collu, Angela Tecce, Anna Mattirolo e Cristiana Perrella), prima della nomina finale. Ma perché tanta fretta, dopo i tempi a dire poco geologici con cui si è affrontata tutta l’ingarbugliata questione legata al Macro? Come garantire poi l’auspicata indipendenza dalla Soprintendenza capitolina, quando la Pirani è funzionaria comunale in carico proprio alla Sovrintendenza?
Altri articoli dell'autore
L’Associazione archeologi del Pubblico Impiego (Api-MiBact) ha inviato una nota al Ministero della Cultura e a quello della Funzione Pubblica, nonché ai membri delle Commissioni cultura di Camera e Senato, per esprimere il proprio dissenso per il bando per 75 posti nell’area dell’elevate professionalità (Ep), le cui domande di partecipazione vanno presentate entro il 26 giugno
Il premio Nobel e il direttore del Museo Egizio si sono incontrati per parlare di musei e romanzi: «Sono simili: sono i “luoghi” in cui avviene l’interpretazione del significato della nostra vita, nei quali riflettere su sé stessi»
Anche quest’anno Tag Art Night, la Notte delle Arti Contemporanee, propone un palinsesto di mostre diffuse sul territorio cittadino
Rimodulate le competenze e modificato la struttura organizzativa: dal Segretariato generale al modello dipartimentale