Venezia. Lo hanno denominato il Museum Mile di Dorsoduro, quello che inizia dalle Gallerie dell’Accademia, prosegue per Palazzo Cini e la Collezione Peggy Guggenheim e si conclude a Punta della Dogana. Un’offerta espositiva di altissimo livello che spazia dal XII secolo all’arte contemporanea, con istituzioni che, pur ancorate alla loro identità, sono aperte ai reciproci scambi di opere e di progetti, in un clima di grande convivialità.

Ora questa realtà trova un nuovo strumento nel Dorsoduro Museum Mile, un’elegante guida al percorso, certo calibrato su un turismo di élite, con la rappresentazione dei diversi palazzi, le iniziative in corso, i relativi orari e i costi del biglietto.

Oggi la mappa, che verrà distribuita gratuitamente ai visitatori della città, è stata presentata a Punta della Dogana, alla presenza di Martin Bethenod per la Fondazione Pinault, di Philip Rylands per la Collezione Peggy Guggenheim, di Luca Massimo Barbero per la Fondazione Cini, di Giulio Manieri Elia, direttore delegato delle Gallerie dell’Accademia e di Emma Ursich per le Assicurazioni Generali.

È stata un’occasione per ricapitolare i vari interscambi intercorsi tra le diverse istituzioni, a cominciare dai prestigiosi prestiti di opere dalle Gallerie dell’Accademia e dalla Fondazione Cini per la mostra «Slip of the Tongue», in corso a Punta della Dogana.
Si tratta di un primo esperimento, di un work in progress. A fine anno sarà fatta un’attenta valutazione, con l’intento di estendere il progetto ad altre istituzioni come la Fondazione Vedova e anche di attivare delle convenzioni circa il costo dei biglietti.